29.1.17
Non solo videogame, la realtà virtuale potrà anche essere uno strumento di design innovativo, prima di quanto immaginate! Ecco Gravity Sketch, un intuitivo e potente software di progettazione 3D di realtà mista, ideato da ex-studenti del Royal College of Art di Londra, una prima che prefigura la prossima generazione di strumenti creativi. Grazie a un’interfaccia rivoluzionaria, è infatti possibile schizzare virtualmente in 3D nello spazio a gesti: uno scenario da fantascienza!
La progettazione virtuale può essere esportata nei tradizionali software di modellazione 3D per essere proseguita e rifinita, o finalizzata con una stampa 3D. Gravity Sketch accelera il processo creativo. “Non è una singola applicazione, ma un nuovo stile di flusso di lavoro creativo, tra cui smartphone, tablet, desktop e realtà virtuale (VR): un sistema completo multipiattaforma in cui gli utenti possono creare qualcosa in VR e completare sul loro iPad o computer, scavalcando il processo di schizzo 2D”, spiega Oluwaseyi Sosanya, cofondatore della startup londinese.
Il consumo di contenuti 3D sta esplodendo con la realtà virtuale o aumentata, e la diffusione delle stampanti 3D. Ma designer, architetti e creativi, hanno dovuto misurarsi fino adesso non senza frustazioni, con complessi e costosi software di modellazione 3D, dalla curva d’apprendimento ripida. Gravity Sketch invece, abbassa le barriere dell’alfabetizzazione 3D, consentendo la creazione e la manipolazione in tempo reale di forme 3D complesse, con poca o nessuna formazione. E’ semplice da usare, intuitiva e accessibile a tutti.
Nel video HD sotto ad esempio, un car designer usa Gravity Sketch per elaborare un nuovo veicolo, utilizzando oltre al visore di realtà virtuale, il controller come una penna (foto). Mentre spazza la mano nello spazio, il corpo della vettura prende forma. Ruotare la macchina a mezz'aria è semplice come torcere il polso. Futurix aveva già parlato nel 2014 di questi giovani studenti di Londra: Gravity, schizzare in 3D nello spazio con la realtà aumentata, relativo video, e pubblicato nel 2007 Schizzare in 3D nello spazio, con video.
24.1.17
Toyota Concept-i, intelligenza artificiale a bordo
Immaginate il veicolo del futuro cordiale, e focalizzata su di voi. E’ la visione che sta dietro il Concept-i Toyota, rivelato al CES di Las Vegas, creato intorno alla filosofia di "calore cinetica". Ovvero la convinzione che la tecnologia della mobilità dovrebbe essere calda, accogliente, e soprattutto, divertente, con un'esperienza utente coinvolgente. Concept-i sfrutta la potenza di un avanzato sistema d’intelligenza artificiale, per anticipare i bisogni delle persone, ispirare la loro immaginazione e migliorare la propria vita.
“Grazie al Concept-i e il potere dell'intelligenza artificiale, pensiamo che il futuro sia un veicolo che può entrare in contatto con le persone” spiega Bob Carter, vicepresidente Toyota. L’assistente personale Yui oltre ad assimilare stile di guida, percorsi e abitudini del conducente, si concentra sulle sue esigenze e quella dei passeggeri. Niente display sul cruscotto per rivelare informazioni, ma comunica tramite messaggi, comandi vocali, il tatto, avvisi e segnali visivi, come ad esempio l’avvio della modalità di guida autonoma, indicata con luci sul pavimento (foto).
Dotato d’intelligenza artificiale, Yui monitora e riconosce le emozioni e il grado di stanchezza del conducente, attraverso rilevamenti biometrici, anticipando le sue esigenze, e intervenendo in situazioni critiche. In caso di reale pericolo durante la guida manuale, sarà in grado di riprendere il comando per evitare incidenti. Toyota parte, infatti, dal principio, che le auto a guida autonoma del futuro presenteranno il rischio di non avere un'anima. Yui comunica anche all'esterno grazie agli effetti visivi e ai messaggi integrati nel frontale, come l’occhiolino, e nella coda per indicare il cambio di direzione o eventuali pericoli imminenti (foto).
Il prototipo Toyota che incarna la mobilità all’orizzonte 2030, sembra proprio uscire da un film di fantascienza, anche per il suo futuristico e inedito design. Le portiere si aprono a forbice. "La nostra visione per il futuro è che la guida possa essere ancora divertente" sostiene Ian Cartabiano, capo progetto. Futurix aveva già pubblicato sull’argomento, dello stesso costruttore, nel 2011 Toyota Fun-Vii, l’auto touchscreen del 2020 e relativo video.
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19.1.17
Il futuristico masterplan ecologico di Tour & Taxis a Bruxelles
Costruito all’inizio del 20° secolo Tour & Taxis, simbolo della rivoluzione industriale, era un importante centro di sdoganamento e magazzini. La sua splendida Gare Maritime capolavoro di Art Nouveau, in ferro battuto con motivi vegetali stilizzati che adornano le colonne, gli archi, e ricorda le mitiche Halles di Parigi, rappresenta il cuore dell’ambizioso progetto d’eco-quartiere ad uso misto, del visionario architetto belga Vincent Callebaut: una splendida coabitazione del nuovo con l’antico ispirata al design biomimetico.
“Mentre numerosi paesi emergenti scrivono il proprio futuro, partendo da zero, le città europee devono affrontare la sfida di trasformare il loro patrimonio storico, garantendo una transizione energetica responsabile e solidale” spiega Vincent Callebaut. La metamorfosi della Gare Maritime che fù l’una delle pi˘ grandi stazioni ferroviere con i suoi 40 mila m², oltre a portare il canale al suo interno, prevede la creazione di un Bio-campus dove poter lavorare e rilassarsi, con un'identità architettonica individuale per ciascuna delle cinque navate lunghe 280 metri: uno spazio del patrimonio industriale straordinario.
Le originali strutture ovoidali staccate da terra della navata centrale sono realizzate in legno massello e legno lamellare a strati incrociati. Le "onde" nella navata occidentale hanno uffici open-space ai piani superiori, mentre i container della navata orientale offrono spazi per il tempo libero al piano terra, uffici e albergo nei piani superiori. Le Cupole geodetiche delle due navate intermedie, invece, contengono ristoranti, bar e spazi di relax. Le serre e i giardini tropicali con cascate di piante esotiche creano un piacevole microclima. Un ventaglio di tecnologie sostenibili quali turbine eoliche, pannelli solari, ventilazione naturale e raccolta dell'acqua piovana concorrono a generare più energia di quella consumata.
A completare il masterplan è prevista la costruzione di tre “foreste verticali” residenziali, così come la creazione di un grande stagno. Gli edifici sono a forma di trampolino con terrazzi previste per fare crescere frutta e verdura, e tetto rivestito di pannelli solari. “Metamorfosare non è fare tabula rasa del passato, ma invece integrare il meglio di ciascuna epoca al nostro futuro” spiega Vincent Callebaut. Eli ritiene che il progetto potrebbe servire di modello per ristrutturare altre città europee. Futurix aveva già pubblicato altri progetti di spicco di Vincent Callebaut. Nel 2015 Aequorea, oceanscrapers stampati in 3D con rifiuti di plastica, anche la Smart City di Parigi nel 2050 di Vincent Callebaut e nel 2016 Hyperions, una città-giardino ecosostenibile da fantascienza.
15.1.17
Honda Riding Assist, la moto non cade mai e ti segue
L’avete sognata, Honda l’ha fatta! La prima moto in perfetto equilibrio da fermo e in movimento, la prima moto che sfida la gravità, è firmata dal noto costruttore giapponese. Non solo, la moto segue il suo padrone con diligenza come un cagnolino, in modalità di guida autonoma, ma può essere persino telecomandata e parcheggiare da sola. Una prima mondiale innovativa rivelata al recente CES di Las Vegas come prototipo, che ha riscontrato grande successo.
Honda Riding Assist non utilizza dei giroscopi come nel Segway, ma invece dei sensori di tecnologia robotica, tratti dal suo famoso androide Asimo capace di restare in equilibrio. Il sistema trasforma il tradizionale sterzo meccanico in uno steer-by-wire. Al di sotto dei 5 km/h lo sterzo gestito da una centralina separata computerizzata con servomotori, si disaccoppia dalla forcella correggendone l’angolazione, abbassandone il baricentro. In ogni istante la moto è in grado di controllare il suo assetto in equilibrio, facendo oscillare la forcella leggermente da sinistra a destra come nel trial, migliaia di volte al secondo. Diciamo come l’equilibrista sul cavo d’acciaio muove le braccia allargate, per rimanere in equilibrio.
Risultato? Una moto alla portata di tutti, principianti compresi, per fare senza difficoltà inversioni ad U o girare in spazi stretti, a bassa velocità. Una rivoluzione premiata da tre Award a Las Vegas: “Best Innovation”, “Best Automotive Technology” e “Editors’ Choice Awards”, dalla nota rivista Popular Mechanics. Riding Assist essendo tutto nella parte anteriore può essere montato su diversi modelli esistenti. Guida autonoma in vista? “Questa moto rappresenta il "sogno" di Honda di migliorare l'esperienza di guida in futuro” spiega Lee Edmunds, della divisione moto Honda. Da non mancare il video HD sotto. Futurix aveva già pubblicato l’anno scorso sull’argomento BMW Motorrad, una moto da fantascienza con relativo video ma a livello di concept, e già nel 2008 La futura moto elettrica con una ruota sola.
12.1.17
Hyundai Mobility Vision, l’auto come estensione della casa
Immaginate di parcheggiare la vostra auto accanto al soggiorno! Ecco dalla coreana Hyundai una visione della mobilità futura da fantascienza, rivelata al CES di Las Vegas. Agganciata con la casa l’auto si fonde con lo spazio di vita quotidiano come parte integrante, riducendo i confini esistenti tra mobilità, casa e ufficio. Un’estensione high-tech della casa in grado di sfruttare il condizionatore d’aria della vettura, sostituire lo stereo di casa con l’impianto audio dell’auto, e fornire energia elettrica in caso di black out con la sua cella a combustibile.
Perché parcheggiare la propria auto in box, garage o in strada col rischio di farsela rubare, e non sfruttarla anche da fermo? L’innovativo e ambizioso concept Hyundai sfuma i confini tra l'architettura e l’automobile come non mai. L’interno del veicolo diventa un prolungamento della casa o dell’ufficio. Lo stesso sedile si stacca dall’abitacolo per far parte dell’arredamento. E’ un’idea di buon senso, anche se la logistica del sistema per portare la propria auto al piano è tutta da concepire. Sull’argomento Futurix aveva già pubblicato tra l’altro nel 2016 Tridika, l'auto sale davanti al salotto di casa.
L’auto a guida autonoma Hyundai parte del concept, oltre a presentarsi come un lussuoso salotto su quattro ruote, pensato per il relax o il lavoro durante i lunghi viaggi, avrà un assistente personale che cura la nostra salute, grazie a diversi sensori disseminati nell’Healthcare Cockpit. Il vostro respiro, la frequenza cardiaca, lo stato di stress e di stanchezza sono analizzati in tempo reale, come pure il livello di CO2 nell’abitacolo. In caso di sonnolenza l’eye tracking manda messagi di allerta, e regola l’inclinazione del sedile in posizione più verticale. Il sistema diffonde musica e altri profumi rilassanti. Da non mancare il video HD sotto.
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7.1.17
Oggetti connessi, assistenti e smart Tv... spie in casa?
La 50° edizione del CES di Las Vegas illustra anche questa volta, la sua valanga d’oggetti connessi intelligenti, persino fino alla spazzola per capelli e lo spazzolino da denti, di cui sentivamo la mancanza! Tutto diventa connesso e “intelligente”. Dietro la comodità, illusoria a volte, si nascondono in verità insidie e pericoli reali. Pericoli per la privacy e la sicurezza, figli della scarsa cultura degli utenti, e dell’irresponsabile leggerezza dei produttori. Ma vanno di moda. Se non ti circondi da questi oggetti connessi, sei out!
L’internet degli oggetti, Internet of Things (IoT) che stenta a decollare, anche se offre un’interessante opportunità, solleva i dubbi di studiosi e sociologi circa i suoi sviluppi, riguardo alla privacy e alla sicurezza. Le piattaforme IoT prestano, infatti, scarsa attenzione all'anonimato, e se qualunque oggetto può essere comandato a distanza, può anche essere piratato da criminali informatici. E’ di recente attualità il blocco d’importanti siti americani da parte di hacker, entrati attraverso telecamere di videosorveglianza connesse a internet.
Ogni oggetto IoT può diventare un cavallo di troia, per rubare i dati sensibili, installare un malware, spiarvi e persino spegnere l’antifurto di casa attraverso il vostro spazzolino da denti connesso! Alla domanda rivolta a un esperto di sicurezza informatica su cosa pensava dell’IoT, rispose “E’ una follia!”. In verità siamo ancora nel Far West, per i protocolli di sicurezza. Non mancano gli apparecchi che possono già spiare le persone in casa loro, come televisori, frigoriferi, termostati, e gli assistenti personali vocali, i più ambiti, a modo di Big Brother?
Benvenuti nel futuro! Echo di Amazon (foto con Google Home) la star nascosta di Las Vegas che entra anche nei frigoriferi, utilizza Alexa un assistente vocale che semplifica la vita quotidiana. Risponde alle vostre domande, e se chiedete un brano, ve lo fa sentire. E’ dotato d’intelligenza artificiale, quindi in grado d’imparare. Più assimila e più diventa efficace. Ma tutto ha un prezzo. Addio alla vostra privacy più intima se decidete di inchinarvi al dio della convenienza, perché Alexa sente tutto quello che succede in casa, e trasferisce i dati sul server di Amazon, che si è rifiutato di recente peraltro, di consegnare alla polizia americana dell’Arkansas i dati Alexa del sospetto di omicidio.
Anche la smart Tv vi ascolta e vi vede, tant’è che l’interazione è vocale e gestuale. Tutto molto seducente, ma che fine fanno le registrazioni delle conversazioni familiari? Anche i frigoriferi smart registreranno i movimenti dei loro proprietari. Una coppia di sposini inglesi malcapitati, si è ritrovato in un video porno su internet dopo aver fatto sesso davanti al proprio televisore rimasto acceso! Di recente poi, un utente si è ritrovato il televisore connesso, bloccato da un ransomware (richiesta di riscatto). Verrà il giorno in cui i giudici chiederanno agli assistenti vocali, e altri frigo e Tv smart di testimoniare durante un processo per omicidio, parola di Mark Stokes, direttore della divisione medico-legale digitale di Scotland Yard: “La scena del crimine del futuro sarà l’IoT".
La cronaca è ricca d’aneddoti. Persino le apparecchiature mediche connesse a internet negli ospedali possono essere piratate. Si potrebbe uccidere una persona spegnendo il suo pacemaker. Nel 2015 due hacker statunitensi sono riusciti a prendere il controllo di una Jeep Cherokee lanciata in autostrada a 110 km/h via internet, manovrando trasmissione, freni, sterzo, climatizzatori e tergicristalli (foto). Mark Rittman, un dirigente di Oracle, ha messo ben 11 ore per fare funzionare un bollitore d’acqua per il tè IoT, cosiddetto smart raccontando la sua avventura su twitter. Ne valeva la pena? Abbiamo realmente bisogno di utilizzare questa tipologia di prodotti? E’ urgente aspettare! Sulle prospettive Futurix aveva pubblicato Prometeus, la roadmap di Internet fino al 2050, un’interessante video-animazione ideata da Gianroberto Casaleggio nel 2007.
2.1.17
Drop'n Drone, il primo drone lanciato da un aereo
Airborne Concept, la startup francese di Tolosa, inventa il primo drone al mondo che può essere lanciato da un aereo o un elicottero in volo, per monitorare una zona ostile e pericolosa, o analizzare l’inquinamento dopo una catastrofe. Compie le sue missioni con discrezione totale, in modo autonomo, come la mappatura istantanea con fotogrammetria, trovando persone ferite o intrappolate con un sensore a raggi infrarossi, individuando reperti di un crash aereo, e fornendo una rete di comunicazione con ripetitore Gsm.
“Durante l’eruzione del vulcano Eyjafjöll in Islanda, Météo France aveva inviato un Airbus per misurare la densità delle ceneri sulla zona. Con un drone è possibile realizzare la stessa missione senza mettere in pericolo vite umane” spiega Arnaud Le Maout (foto) presidente e cofondatore d’Airborne, ex pilota da caccia ed ex ingegnere collaudatore di volo Airbus. Programmato, Drop'n Drone è dotato di un doppio sistema di pilotaggio automatico, ma può essere ripreso manualmente. Pesa 8 kg, ha un’apertura alare di 1,80 metro, e può volare alla velocità massima di 120 km/ora fino a 3.700 metri, per 400 km.
Grazie all’energia risparmiata per il decollo, e alla sua nuova pila a combustibile a idrogeno che alimenta il suo silenzioso motore elettrico, vanta fino a 12 ore d’autonomia, diverse volte quella di un normale drone. “Lanciato in volo, una cinghia apre il paracadute agganciato in coda. L’ala in posizione longitudinale compie una rotazione di 90°: il drone è pronto per iniziare la sua missione” dice Arnaud Le Maout, “Infine atterra da solo grazie a un piccolo paracadute in coda alla fusoliera.
Amazon dal canto suo ha depositato alcuni giorni fa, il brevetto di un magazzino volante sostenuto da un dirigibile, un hub per lanciare i droni incaricati delle consegne a domicilio, su una zona molto più ampia. Il brevetto spiega che uno dei magazzini potrebbe essere posizionato vicino a uno stadio durante una partita, per permettere ai fan di acquistare al volo merce o snack durante il gioco! Sull’argomento drone, futurix aveva già pubblicato nel 2015, Il possibile drone ambulanza, nonché Flike, a cavallo di un drone, e nel 2016, Ehang 184, arriva il Taxi volante, e Il vostro drone sul balcone.
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