19.1.17

Il futuristico masterplan ecologico di Tour & Taxis a Bruxelles

Costruito all’inizio del 20° secolo Tour & Taxis, simbolo della rivoluzione industriale, era un importante centro di sdoganamento e magazzini. La sua splendida Gare Maritime capolavoro di Art Nouveau, in ferro battuto con motivi vegetali stilizzati che adornano le colonne, gli archi, e ricorda le mitiche Halles di Parigi, rappresenta il cuore dell’ambizioso progetto d’eco-quartiere ad uso misto, del visionario architetto belga Vincent Callebaut: una splendida coabitazione del nuovo con l’antico ispirata al design biomimetico. 
“Mentre numerosi paesi emergenti scrivono il proprio futuro, partendo da zero, le città europee devono affrontare la sfida di trasformare il loro patrimonio storico, garantendo una transizione energetica responsabile e solidale” spiega Vincent Callebaut. La metamorfosi della Gare Maritime che fù l’una delle pi˘ grandi stazioni ferroviere con i suoi 40 mila m², oltre a portare il canale al suo interno, prevede la creazione di un Bio-campus dove poter lavorare e rilassarsi, con un'identità architettonica individuale per ciascuna delle cinque navate lunghe 280 metri: uno spazio del patrimonio industriale straordinario. 
Le originali strutture ovoidali staccate da terra della navata centrale sono realizzate in legno massello e legno lamellare a strati incrociati. Le "onde" nella navata occidentale hanno uffici open-space ai piani superiori, mentre i container della navata orientale offrono spazi per il tempo libero al piano terra, uffici e albergo nei piani superiori. Le Cupole geodetiche delle due navate intermedie, invece, contengono ristoranti, bar e spazi di relax. Le serre e i giardini tropicali con cascate di piante esotiche creano un piacevole microclima. Un ventaglio di tecnologie sostenibili quali turbine eoliche, pannelli solari, ventilazione naturale e raccolta dell'acqua piovana concorrono a generare più energia di quella consumata. 
A completare il masterplan è prevista la costruzione di tre “foreste verticali” residenziali, così come la creazione di un grande stagno. Gli edifici sono a forma di trampolino con terrazzi previste per fare crescere frutta e verdura, e tetto rivestito di pannelli solari. “Metamorfosare non è fare tabula rasa del passato, ma invece integrare il meglio di ciascuna epoca al nostro futuro” spiega Vincent Callebaut. Eli ritiene che il progetto potrebbe servire di modello per ristrutturare altre città europee. Futurix aveva già pubblicato altri progetti di spicco di Vincent Callebaut. Nel 2015 Aequorea, oceanscrapers stampati in 3D con rifiuti di plastica, anche la Smart City di Parigi nel 2050 di Vincent Callebaut e nel 2016 Hyperions, una città-giardino ecosostenibile da fantascienza.

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