29.10.18

Ujet, pieghevole, iperconnesso, con design futuristico

Immaginate un due ruote elettrico leggero, che si ripiega come una Graziella, per entrare in ascensore o nel bagagliaio. Ecco Ujet, la nuova frontiera dello scooter elettrico, prodotto dall’omonima società tedesca con sede in Lussemburgo. La batteria si porta a casa come un trolley. Iperconnesso, si gestisce via smartphone, con antifurto controllabile in remoto. Due ruote orbitali e tecnologia aerospaziale, con telaio in fibra di carbonio e lega di magnesio: un gioiello  di tecnologia e design coperto da 20 brevetti, ma che costa come una Panda! 
“Ujet vuole creare un futuro migliore. Il nostro scooter elettrico è un ottimo esempio, unendo connettività, materiali avanzati, design senza confronti e attenzione a ogni singolo dettaglio” spiega Hugues Despres, Ceo di Ujet International. Frutto di cinque anni di studi, Ujet pesa solo 49 kg grazie all’utilizzo di materiali compositi, e vanta fino a 150 km di autonomia. La mono-forcella asimmetrica consente a Ujet, di ripiegarsi su se stesso con facilità (Gif). 
Niente catena o cardano, la potenza è trasmessa direttamente dal motore elettrico alla ruota posteriore, e il sistema recupera l’energia cinetica in frenata, caricaricando la batteria. Il costo d’utilizzo previsto, può essere di 35 centesimi per 100 km. Niente chiave, lo sblocco avviene tramite app, come pure il controllo a distanza dello scooter, con indicazioni dov’è parcheggiato, o per disabilitarlo da remoto in caso di furto, dopo aver ricevuto un allarme. 
l'Ujet ha una videocamera HD frontale che può registrare video e un display touchscreen, in mezzo al manubrio, con navigatore satellitare, che raccoglie informazioni dai 30 sensori situati su tutto lo scooter. il computer di bordo integra GPS, 4G, Wi-Fi, Bluetooth controllo vocale, e riproduzione musicale con diffusori wireless integrati. Sull’argomento, Futurix aveva già pubblicato nel 2012 Mando footloose, l’e-bike pieghevole senza catena con video HD, e nel 2015 Gi FlyBike, la bici elettrica si piega in un secondo, con relativo video HD.

Ujet video HD

26.10.18

Finetunes, da vista a sole con un tocco

Due occhiali in uno, o come passare da occhiali da vista a occhiali da sole con un semplice tocco. Ecco l’innovativo progetto Finetunes della startup inglese Gilaasi, in attesa di brevetto, il primo paio d'occhiali al mondo, che consente di passare dalla modalità vista a sole e viceversa, all’istante, con un semplice doppio tocco sulle stanghette. Una valida alternativa alle attuali lenti fotocromatiche, che reagiscono invece lentamente al cambio di luminosità, e non offrono alcun controllo. Una nuova generazione con valore d’uso, all’insegna dell'utilità! 
La transizione da occhiali da vista a occhiali da sole, scatta con velocità e semplicità, invece delle lenti fotocromatiche che, esposte a radiazioni ultraviolette (UV) o luce solare, avviano una reazione chimica reversibile e si scuriscono. In assenza di raggi UV ritornano molto gradualmente allo stato di trasparenza. Infatti, entrare dalla strada soleggiata in un edificio può prendere ben più di 5 minuti, e in auto non funziona: gli occhiali restano trasparenti perché il parabrezza blocca i raggi UV. Ragione per cui la britannica Gilaasi ha optato con Finetunes, per la tecnologia Lcd nelle lenti regolabili. 
Quando non passa nessuna corrente, sono trasparenti. Nel caso contrario i cristalli liquidi si orientano in modo da non fare passare tanto luce. Il tutto è controllato da un circuito di microelettronica nelle stanghette, con sensore accelerometro, che reagisce al doppio tocco. Unico neo: un altro oggetto da ricaricare. Il lancio è previsto all’inizio del 2019. Sull’argomento, Futurix aveva già pubblicato nel 2016 Shima, normali occhiali da vista con realtà aumentata, e relativo video HD, e Zungle Panther, occhiali da sole con speaker a conduzione ossea, e annesso video HD

Finetunes video HD

22.10.18

La futuristica metamorfosi dell’Hotel des Postes di Luxembourg

“Un gioiello incastonato in uno scrigno di pietra”. Ecco il progetto vincitore, dello studio Vincent Callebaut Architectures di Parigi, destinato a ristrutturare l’ufficio postale d’epoca Post Luxembourg del 1910, traslocato. “La metamorfosi trasforma il bruco in una farfalla” spiega il pluripremiato architetto belga Vincent Callebaut. “Con la metamorfosi non si tratta di ricominciare da zero, ma di integrare il meglio di ogni epoca nel nostro futuro. Abbiamo sviluppato una crisalide coperta da una cupola solare che si adatta ai contorni del cortile interno.” 
Tra storia e modernità, tra patrimonio e innovazione, questa metamorfosi presenta un progetto che rafforza l'identità patrimoniale del luogo, trasformando l'edificio storico in una vetrina d’architettura contemporanea autosufficiente ed ecologica. Infatti, la struttura ad albero centrale, costituisce un enorme camino del vento offrendo allo stesso tempo, spazi comodi e bioclimatizzati. La cupola invece, è costituita da celle fotovoltaiche pixelizzate che offrono all'edificio storico la sua autonomia energetica, aiutata da turbine eoliche sul tetto, e dalla biomassa. 
Il volume a più piani ispirato alla crisalide, in una forma oblunga, offre spazi ad uso misto che comprendono una caffetteria al piano seminterrato, uffici di co-working al quarto e quinto piano, un birrificio affiancato da un ristorante, negozi, nonché un giardino pensile dotata di orti e frutteti biologici sul tetto, con una serie di terrazze che offrono viste panoramiche sulla città. Di Vincent Callebaut Futurix aveva già pubblicato nel 2017, Il futuristico masterplan ecologico di Tour & Taxis a Bruxelles, un altro esempio rilevante di integrazione con il passato: la splendida Gare Maritime capolavoro di Art Nouveau, in ferro battuto.

18.10.18

SpotMini, il robot ora balla il Funky

Per la prima volta il robot si umanizza, ballando sulle note di “Uptown Funk”, lasciando trasparire un pizzico di emozioni. Muovendosi e ondeggiante a perfetto ritmo di musica, il famoso robot cane, non ha nulla da invidiare a Michael Jackson e potrebbe postulare alla trasmissione Tv “Ballando con le stelle”. E’ l’ultimo episodio video impressionante della saga di Boston Dynamics, la statunitense leader incontestato nella robotica. Il suo video a suon di musica di solo 1 minuto, ha generato in 24 ore ben 1 milione di visualizzazione su YouTube. 
La settimana scorsa un altro video mostrava SpotMini che stava ispezionando con naturalezza i lavori di un cantiere, con tante scale da salire e scendere. Sarà il primo robot a essere commercializzato nel 2019. Boston Dynamics fondata nel 1992 da un progetto del MIT ((Massachusetts Institute of Technology), non ha smesso di stupire con la sua famiglia di umanoidi e quadrupedi. 
Il robot elettrico, il più silenzioso della gamma, che pesa 30 kg nella sua versione con braccio articolato a 5 gradi di libertà in grado di aprire le porte, vanta un’autonomia di 90 minuti. Da apprezzare le sue impressionanti doti d’agilità e fluidità grazie a 17 articolazioni. Utilizza le sue 4 zampe per muovere le anche, roteare su se stesso e saltellare. Futurix aveva già pubblicato a febbraio SpotMini, il cane robotico apre anche le porte, e relativo video HD

SpotMini video HD

14.10.18

Parkour Atlas, il robot Superman di Boston Dynamics

Dalle versioni precedenti in grado di fare un salto mortale all’indietro o di correre su terreni accidentati, il robot Atlas, l'umanoide più dinamico del mondo, pratica ora il parkour (da percorso del combattente, utilizzato dai militari). Dopo aver scavalcato un tronco d’albero in corsa, salta da una gamba all'altra su pedane sfalsate, senza fermarsi, impressionante d'equilibrio e agilità, offrendo un’eccezionale coordinazione nei movimenti e prestazioni tali, da essere invidiato da un essere umano. Un robot affascinante di realismo ma pure inquietante! 
Atlas infatti, supera gli ostacoli, con la naturalezza e la fluidità di un atleta. “Il software di controllo usa tutto il corpo, quindi anche busto, braccia e gambe”, spiega la statunitense Boston Dynamics, la rock star della robotica, “Atlas utilizza la computer vision per localizzarsi rispetto agli ostacoli visibili, con Lidar e la visione stereo” 75 Kg per un metro e mezzo di sensori, attuatori idraulici, 28 giunti e avanzati algoritmi software. Da non mancare il breve video HD sotto. Futurix aveva già pubblicato nel 2017 Atlas, il salto mortale all’indietro del robot, con video HD e nel 2018 Atlas, il robot adesso fa pure jogging, con relativo video HD.

Parkour Atlas video HD

10.10.18

Argotec, il primo espresso in orbita è Made in Italy

ISSpresso è la prima macchina per caffé a capsule, sulla Stazione Spaziale Internazionale, ideata da Argotec con Lavazza, in partnership con l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Argotec è un’eccellenza italiana che ha sedotto persino la NASA, per il suo laboratorio di ricerca sui cibi per astronauti, e il suo nano satellite. “Ci siamo ispirati agli argonauti, i valorosi eroi della mitologia greca, che a bordo della loro nave realizzavano imprese leggendarie” spiega David Avino, il suo Ceo, che ha cominciato la sua avventura nella cantina di casa. 
Il progetto di avere una macchina per caffé espresso in orbita, nasce dal commento degli astronauti italiani Paolo Nespoli e Luca Parmitano in missione sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), della mancanza di un caffé decente nello spazio. L’astronauta italiana Samantha Cristoforetti (foto), ha potuto sorseggiare il primo caffé espresso della storia in condizioni di microgravità, a bordo dell’ISS. La macchinetta è stata riprogettato da zero in 18 mesi. 
I giovani ingegneri di Argotec hanno dovuto affrontare i principi di fisica e meccanica dei fluidi, radicalmente diversi nello spazio. I condotti del circuito idraulico sono in acciaio, e non in plastica, per sostenere i carichi operativi fino a 400 bar, mentre La camera d'infusione è stata rielaborata, per minimizzare l’acqua residua al termine dell'infusione. La NASA ha verificato i requisiti di compatibilità elettromagnetica, isolamento elettrico, messa a terra, test vibrazionali, acustici, termici. Nel suo Space Food Lab (foto) invece, l’azienda ingegneristica aerospaziale italiana Argotec, di Torino, sperimenta menu da consumare nello spazio. 
Ha preparato per l’astronauto Luca Parmitano le lasagne spaziali, il risotto al pesto, la caponata, la parmigiana di melanzane e il tiramisù. Cibi biologici, senza coloranti e additivi chimici, conservati fino a 24 mesi senza catena del freddo, realizzati con tecnologie innovative di disidratazione e termostabilizzazione, da consumare in condizioni di microgravità, e non solo. “Una delle nostre principali attività è quella di addestrare gli astronauti, per le loro missioni sull'ISS, e il personale di Terra che supporta le missioni nello Spazio.” aggiunge David Avino (foto). 

Espresso in orbita video HD

5.10.18

Sverdlovsk Philharmonic Concert Hall, in Russia

Il fulcro dello spettacolare progetto vincitore, dello studio londinese Zaha Hadid Architects, è una sala da concerto da 1.600 posti, e una sala da musica da camera di 400 posti, incastonati sotto il tetto dell’edificio ondulato, ispirato alle forme delle onde sonore. In grado di accogliere un pubblico più ampio, crea una nuova piazza pubblica nella città, mentre una terrazza panoramica sul tetto offrirà anche una visuale sulla metropoli. La nuova sede dell’Ural Philharmonic Orchestra sarà distinta da una facciata in vetro, con vista sui giardini e l'anfiteatro, ristrutturati. 
“Facendo eco agli aspetti fisici delle onde sonore, l’architettura della nuova Philharmonic Concert Hall, si basa sulle proprietà della risonanza sonora musicale, che crea vibrazioni ondulate in una superficie liscia e continua. Il progetto reinterpreta queste proprietà acustiche fisiche, definendo gli spazi per gli auditorium, che sembrano galleggiare sopra la nuova piazza civica, e la hall della sala concerto” spiega lo studio Zaha Hadid Architects. Caratterizzate dalle onde sonore, pavimenti, pareti, e soffitti sembrano vibrare, fluire e intrecciarsi l'uno con l'altro in un seducente equilibrio. 
La città di Ekaterinburg, capitale degli Urali e sede della famosissima Ural Philharmonic Orchestra, si è affermata come centro culturale, artistico, e terza economia della Russia. La Filarmonica è conosciuta per le sue esibizioni nell'attuale edificio della Filarmonica di Sverdlovsk, che risale al 1936. Sempre dello studio Zaha Hadid Architects in Russia, Futurix aveva già pubblicato a Luglio Sberbank Technopark, parco tecnologico a Mosca, con relativo video HD

Philharmonic Concert Hall video HD

2.10.18

Voleremo con la testa fra le nuvole entro 10 anni?

Immaginate di volare su un aereo senza finestrini, che diventa trasparente per magia, riproducendo in tempo reale il panorama del volo o altri scenari da sogno, fino a farvi dimenticare di essere in aereo! il concept Ixion Jet ideato dallo studio francese Technicon Design prevede di riprodurre su schermi Oled HD flessibili in cabina, le immagini del volo grazie a videocamere esterne. Emozioni a non finire, con viste mozzafiato: una nuova realtà aumentata coinvolgente in cui l’aereo è reale, ma la trasparenza è virtuale. Il futuro del volo? 
“L'esperienza utente è molto rafforzata dal coinvolgimento diretto dei passeggeri con l'ambiente esterno, offrendo una vista panoramica senza ostacoli” spiega Davies Gareth, design director dello studio Technicon. Si prospettano spettacolari scenari inediti. Si potrà ad esempio proiettare fantasie spaziali, come un volo in orbita attorno alla Terra, o sorvolare grandi città come Parigi (foto). “Gli aerei di linea senza finestrini potrebbero diventare realtà entro 10 anni” afferma Jon Helliwell della britannica CPI (Centre for Process Innovation) che collabora con le imprese per creare nuovi prodotti. 
"Intravedere il mondo attraverso un piccolo oblò di plastica quando si vola, sarà una cosa del passato” aggiunge. Oltre all’aspetto ludico, l’assenza di finestrini, secondo il CPI, consentirà di ridurre lo spessore della fusoliera, che sarà più sottile, leggera e resistente, offrendo più spazio per i sedili. Ogni riduzione di 1% del peso, consente un risparmio carburante del 0,75% e quindi minori emissioni di CO2. Futurix aveva già pubblicato nel 2014 Spike S-512 Supersonic, una finestra panoramica sul futuro, e poi Volare nel futuro.

Xion jet concept video HD

Voli di linea del futuro?