27.2.18

Bigelow Aerospace, due hotel in orbita nel 2021?

L’hotel del futuro? Nello spazio, parola di Robert Bigelow, fondatore di Bigelow Aerospace di Las Vegas, già partner della NASA, che intende mettere in orbita un hotel spaziale gonfiabile entro il 2021, e ha affermato durante il programma 60 minuti della CBS che “Gli alieni sono già tra di noi.” La sua recente spinoff Bigelow Space Operations, avrà il compito di promuovere e costruire, la prima stazione spaziale privata abitabile del mondo. Il suo modulo BEAM espandibile ancorato alla Stazione Spaziale Internazionale ISS (Gif) è in fase di test. 
I due futuri hotel saranno costituiti da due moduli abitativi autonomi agganciati (foto) che Bigelow afferma essere nelle fasi finali, in vista della crescente economia spaziale a bassa orbita terrestre, con l’obiettivo anche il nascente turismo spaziale. Entrerà così in concorrenza con Virgin Galactic di Richard Branson e SpaceX di Elon Musk, che però si concentrano sulla costruzione di veicoli spaziali per un viaggio vicino alla Terra, invece di stazioni permanenti in orbita, usate come laboratori di ricerca, fabbriche e persino hotel. Ciascuno dei due moduli lunghi 14 metri e 6,7 m. di diametro (foto), potrà ospitare 6 persone all’interno dei suoi 330 metri cubi: un terzo del volume fornito dall'ISS. 
L’azienda statunitense mira a mandare un habitat gonfiabile in orbita lunare all’orizzonte 2022. L’idea di progettare habitat espandibili offre vantaggi rilevanti, come ridurre non poco la quantità di volume da trasportare, e una diminuzione dei costi. I moduli densamente compatti si lanciano su un razzo, e poi si gonfiano nello spazio, offrendo un volume complessivo decisamente maggiore. Sul turismo spaziale Futurix aveva pubblicato, nel 2008: 2012, vacanza nello spazio, nel 2011 Russian Space Hotel, in orbita dal 2016, e nel 2013 Space balloon, il futuro del turismo spaziale? con relativo video HD.

Space hotel video CNN

Intervista Robert Bigelow sugli alieni, video CBS

23.2.18

Muzo, il silenzio sia con voi

Dai rumori della strada e altre sirene di ambulanze, a quelli del vicino che suona il pianoforte, o del ristorante troppo chiassoso, senza contare la musica spesso presente, i rumori della vita quotidiana ci aggrediscono provocando nervosismo e stress. Benvenuto a Muzo, l’innovativo dispositivo anti-rumori, ideato dalla startup Celestial Tribe di San Francisco, che crea una bolla di silenzio attorno a voi, e non solo. Oltre ad appoggiare Muzio sulla finestra o il tavolo, e far scattare il suo sistema anti-rumori, può isolare una conversazione da orecchie indiscrete. 
L’odierna civiltà del rumore potrebbe essere attenuata, con un po’ di buona volontà, di cultura e di rispetto degli altri. Nei paesi nordici ad esempio, come in Danimarca e Svezia, i treni dei pendolari hanno dei compartimenti "del silenzio", nei quali non è ammesso alcun tipo di rumore. Muzo funziona con tre modalità: Il Serenity Mode cancella i rumori della stanza in cui vi trovate. Lo Sleep Mode, invece si rivolge a chi fatica a prendere sonno, diffondendo colonne sonore rilassanti a base di rumori della natura. Infine il Secret Mode crea una bolla attorno alla vostra conversazione, a prova di spionaggio, grazie alla Noise Masking Technology. 
Muzo, che sfrutta la Billionsound Technology, utilizza un sofisticato algoritmo che analizza i dati del sensore di vibrazione, dei rumori in entrata. Dopo le successive elaborazioni del microprocessore, l’altoparlante integrato senza membrana del dispositivo, genera a sua volta in fase opposta, delle vibrazioni sonore che annullano il suono in entrata, creando il silenzio. Il raggio di protezione dal rumore può essere regolato tramite l’app. Futurix aveva pubblicato nel 2017 riguardo a una rivoluzionaria tecnologia in grado di orientare i flussi audio come flussi luminosi: Noveto, un mondo senza cuffie con relativo video HD.

Muzo video HD

19.2.18

FITT360, il video a 360° appeso al collo

Immaginate di catturare il mondo intorno a voi a 360° in tutta discrezione, con un dispositivo dal design così inedito e compatto da avvolgere al collo, e senza tenere in mano. Simile a una collana, ecco FITT360 la prima videocamera a 360° al mondo, da indossare, premiata all’ultimo CES di Las Vegas. Lanciata su Kickstarter dalla startup Linkflow spin-off di Samsung, consente anche di documentare facilmente le proprie performance sportive, o mentre si cucina, da poter condividere in tempo reale in diretta streaming sui social. 
I dispositivi in grado di realizzare video a 360° non sono una novità, ma questo modello mira a rivoluzionare il settore. L’idea di partenza era di progettare una videocamera indossabile, in grado di catturare il mondo circostante in modo non invadente, e semplice da usare. Basta un tocco, per iniziare la registrazione. Dotata di 3 mini videocamere equidistanti che registrano in full HD: una davanti, un’altra sul lato e la terza sul retro. Si può a scelta ottenere le foto o i video separati delle tre videocamere, o il video totale e le foto panoramiche (foto e gif). 
E’ provvisto di tutto: GPS, resistente all’acqua e a temperature elevate, stabilizzatore ottico e altro, mentre la connettività bluetooth, Wi-Fi, supporta anche i visori di realtà virtuale. Collegato inoltre al cloud, FITT360 salva in automatico tutte le riprese con un solo tocco sull’app dello smartphone. Lanciato su Kickstarter ha già raccolto 300 mila dollari. Futurix aveva pubblicato nel 2015 sull’argomento innovativo delle cuffie a conduzione ossea, Batband trasmette la musica nel cranio.

FITT360 video HD

15.2.18

SpotMini, il cane robotico apre anche le porte

L’ultima versione del robot a quattro zampe della statunitense Boston Dynamics, nata come spin-off del Massachusetts Institute of technology (MIT), è ora capace non solo di aprire le porte con la maniglia, grazie alla quinta zampa snodata sopra, ma di tenerle aperte per lasciare passare altri quadrupedi meno evoluti. L’impressionante video sotto non lascia indifferenti. Questa creatura ibrida ci mostra l'incredibile potere della robotica. Gli ingegneri umani inventano nuove specie, perché non vincolati dalle regole della natura, ma solo della fisica. 
La robotica non cessa di stupirci e di interrogarci. Dotato d’intelligenza artificiale, SpotMini apre le porte perché capisce che qualcuno deve passare. Uscito da un film di fantascienza, nel video sotto intitolato “Hey Buddy, puoi darmi una mano?”, un suo collega robot gli chiede aiuto, cioè una zampa, per aprire una porta… anche un po’ inquietante, allo stesso modo in cui i velociraptor scoprivano come aprire le porte, per cacciare gli umani, in Jurassic Park. La vendita di un simile robot potrebbe essere più vicina di quanto pensiamo. Come il suo predecessore, SpotMini è anche capace di salire agevolmente le scale, di esplorare l’ambiente, di muoversi su terreni accidentati, e di afferrare oggetti grazie ai sensori. 
La sua ultima versione di 25 kg, è più snella con un migliorato design minimalista. Interamente elettrico, può funzionare per 90 minuti con una singola carica. E’ dotato di sistemi di visione 3D, mentre il suo braccio superiore a 5 gradi di libertà, vanta sensori di percezione rinforzati. "E’ il robot più silenzioso che abbiamo costruito" afferma Boston Dynamics. Futurix aveva già pubblicato nel 2016 la sua versione precedente, in grado di caricare la lavastoviglie senza rompere i piatti: SpotMini, l’innovativo robot domestico di Boston Dynamics, con relativo video.

SpotMini video HD

11.2.18

IronLev, il futuro oltre la ruota

Treni a levitazione magnetica low cost: una rivoluzionaria invenzione, tutta italiana, la più bella dopo la ruota! IronLev consentirà al trasporto su rotaie, compresi i treni ad alta velocità, tram e metropolitana di rottamare le ruote, senza la necessità di modificare i binari esistenti. A differenza dei sistemi a levitazione magnetica utilizzati da tempo nei treni in Giappone, con costose infrastrutture, la tecnologia italiana non richiede energia elettrica, perchè sfrutta alcune proprietà fisiche della materia: la cosiddetta levitazione magnetica passiva. 
Infatti, ogni materiale è in grado di generare un campo magnetico autonomo, che consente la levitazione statica. La tecnologia IronLev, ossia la levitazione ferromagnetica, è basata sugli stessi principi che hanno contribuito al successo della ruota: semplicità tecnica versatilità d'uso, e bassi costi di produzione. Il principio è quello di creare un cuscino che separi fisicamente i vagoni con pattini, che scivolano sui binari, senza però toccarli, con enormi vantaggi in termini di rumore, vibrazioni, attrito, ed efficienza. Pensate al rumore generato da un metro che entra in stazione! 
Risultati? Enormi risparmi in costi di manutenzione delle rotaie, ma anche di energia, se si pensa che oltre il 60% del budget operativo per un treno a levitazione magnetica tradizionale, è speso in energia per elettrificare tutta la rete attiva. Il prototipo del carrello di nuova generazione che scivola sui binari, è stato presentato in anteprima mondiale pochi giorni, fa a Treviso, dallo staff di IronLev (foto). “Con la levitazione magnetica passiva è possibile spostare un vagone di 10 tonnellate con la stessa forza necessaria a sollevare un peso di 10 chili" spiega Adriano Girotto (video), l’inventore e presidente di IronLev."
"Applicando il pattino sui treni di nuova generazione, senza quindi costruire nuovi vagoni è possibile utilizzare e valorizzare gli oltre 1,5 milioni di km di tracciati ferroviari esistenti nel mondo." IronLev è il risultato della joint venture tra due startup italiane: la Girotto Brevetti di Treviso, impegnata nella ricerca e sviluppo in ambito meccatronica, e Ales Tech, una spin-off della celebre scuola Sant’Anna di Pisa, già attivissima nell'ecosistema Hyperloop. Sull’argomento Futurix aveva già pubblicato nel 2013 Hyperloop, il supertreno proiettile da 1200 km/h, e nel 2017 Hyperloop, il rivoluzionario treno da 1200 km/h.

IronLev video HD

6.2.18

Zhuhai Opera House, inedita architettura in Cina

Suggestiva architettura di grande impatto, con struttura a conchiglia eretta da 90 e 60 metri d’altezza, visibili da lontano a rappresentare il sole splendente e la luna incantevole. E’ situato nel Sud della Cina, al confine con Macao, sull'isola di Yelishan, di fronte al lungomare della città di Zhuhai. Di notte, rispondendo al patrimonio culturale del sito, come ex città di pescatori di perle, e ispirandosi allo splendore della madreperla, l'intera superficie delle quattro facciate offre uno spettacolare contenuto d'illuminazione animato con effetto iridescente. 
Il Concert Hall da 1.550 posti, dell’imponente Zhuhai Opera House, ideato dall'Urban Design Center of China dell’Università di Pechino, vanta un’acustica ed effetti scenici avanzati a livello mondiale. Oltre all’opera, il palcoscenico ospiterà drammi musicali, concerti, balletti, fiction teatrali, sinfonie e musica da camera. Invece il teatro dell'opera da 500 spettatori, metterà in mostra opere d'arte regionali, drammi d'avanguardia, mini drammi teatrali, opera locale, danza moderna, e anche sfilate di moda. 
Una piazza a sud conduce i visitatori al foyer e in altre aree pubbliche. A ovest, il foyer si apre alla vista della città. Di notte, spettacoli di luci e video coinvolgenti, risplendono attraverso la facciata esterna semitrasparente e perforata. Trasformano le eleganti conchiglie in un'icona auto illuminata, grazie a stringhe di Led montate sulle facciate interne, rivolte verso l'esterno, e non solo. Videoproiezioni trasformano l’architettura in schermi giganti (foto). Da vedere il video HD sotto. 

Zhuhai Opera House video HD

2.2.18

Euclideon, il primo tavolo olografico multiutente

Gli ologrammi non sono certo nuovi. La fantascienza ci ha illustrato attraverso film come Star Trek, Minority Report, Star Wars o software come quelli utilizzati in Iron Man, scenari memorabili. Dalla startup australiana Euclideon di Brisbane, invece, ecco il primo tavolo olografico al mondo, che consente a quattro progettisti, architetti o designer di studiare e modificare insieme un progetto, esplorare città, ricreare ambienti del passato. Gli ologrammi possono essere interattivi, animati, zoomati e spostati. 
“Il problema più grande con gli ologrammi computerizzati è che lavorano solo per una persona, a causa dell’impossibilità di proiettare le immagini su più punti di vista” spiega Bruce Dell Ceo di Euclideon. Non solo, A differenza delle soluzioni esistenti di realtà virtuale e realtà aumentata, non è necessario indossare sulla testa, ingombranti e goffi visori, ma leggeri occhiali, simili a quelli utilizzati per il cinema 3D, dotati di tracker di movimento. Il tavolo è in grado di caricare modelli da qualsiasi fonti 3D, inclusi disegni di progettazione, nuvole di punti, modelli di poligoni, scansioni laser. 
I sensori ai quattro angoli (foto) sono in grado di tracciare la posizione precisa di ciascuno degli 8 occhi attorno al tavolo, componendo fino a 8 immagini personalizzate separate. La fruizione è semplice. Ed è proprio la semplificazione dell’interfaccia che ha fatto dire alla rivista Architectural digest che il progetto della società australiana potrebbe cambiare l’architettura. Il software che gestisce il tutto, è basato sul motore d’elaborazione grafico Unlimited Detail. Nel cuore, un algoritmo 3D in grado di generare quantità illimitate di punti in tempo reale, rimuovendo il collo di bottiglia dell’hardware costoso, dal processo di visualizzazione 3D con l’uso dei poligoni. 
Euclideon rimuove qualsiasi limitazione sulla quantità di dettagli che una scena può contenere. Gli atomi di luce utilizzati da Unlimited Detail per archiviare e rendere i dati 3D, sono in sostanza identici ai dati generati dalla scansione laser 3D, nota come nuvole di punti. Futurix aveva già pubblicato nel 2015 I rivoluzionari ologrammi HoloLens di Microsoft con video, come pure ZVR Virtual Reality Display, il monitor con visione olografica, nel 2016 Lo smartphone del futuro? Olografico, nel 2017 Svelato l’ologramma più sottile al mondo e anche Magic Leap One, un futuro liberato dagli schermi? 

Euclideon video HD