27.12.17

Magic Leap One, un futuro liberato dagli schermi?

Immaginate un mondo virtuale iperrealista che si fonde col mondo reale, e non consente di distinguere il reale dal virtuale! Immaginate il computer e Internet liberati dagli schermi, con informazioni direttamente nel campo visivo ovunque, oltre la realtà aumentata. Ecco Magic Leap la startup fondata nel 2011, sostenuta da Google ad Alibaba, che svela finalmente dopo sette anni di ricerca, il suo primo visore di realtà mista (mixed reality) levando l’alone di mistero, che mira a sostituire tutti gli schermi della nostra vita: la promessa di un’imminente rivoluzione? 
I processori proprietari ideati e realizzati da Magic Leap, sono il segreto meglio custodito. Non si tratta d’elettronica ma di fotonica. "Non muoviamo elettroni con i transistor, muoviamo fotoni. Un segnale fotonico con un raggio 3D di nanostrutture.” spiega il bioingegnere Rony Abovitz (foto), fondatore e Ceo della misteriosa startup. La tecnologia Digital Lightfield genera una luce digitale a diverse profondità, che si fonde con la luce naturale, in modo da ingannare il cervello. La nota rivista americana Rolling Stone, che l’ha testato in anteprima, ha descritto l'esperienza come "sorprendente". 
Il Magic Leap One si compone del lightwear, gli occhiali, il lightpack, il computer tascabile da fissare alla cintura, che secondo Magic Leap avrà la potenza di un MacBook pro. Oltre al terzo elemento, il lightstick (controller touch wireless), l’interfaccia avviene anche attraverso gesti, comandi vocali e movimenti oculari. In più a microfoni, speaker e videocamere integrati, gli otto sensori degli occhiali mappano l’ambiente per posizionare con precisione i soggetti in realtà aumentata. 
I possibili utilizzi? Ad esempio navigare su Internet con finestre multiple attorno a se, comprare online con la possibilità di vedere gli oggetti nei minimi dettagli, discutere con gli avatar simili ad ologrammi, dei propri amici presenti nella stanza, o entrare in videogame che utilizzano l’ambiente fisico dello spazio come supporto, tutto sempre nel campo visivo. Come diceva Arthur Clarke, autore di 2001: Odissea nello spazio, "Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia". Futurix aveva già pubblicato nel 2014 Magic Leap, oltre la realtà aumentata, e nel 2015 La futuristica cinematic reality di Magic Leap.

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