28.4.16
238 grammi di drone intelligente dotato di riconoscimento facciale, che ti segue ovunque, scattando foto o video 4K Facile da usare, compatto, pieghevole, si apre e si chiude come un libro. Si può afferrare in volo con la mano o spingere in tutta sicurezza, grazie alle eliche protette da una griglia in fibra di carbonio. Dimenticate i bastoni selfie! Ecco Hover Camera, della startup cinese di Pechino Zero Zero Robotics.
Oltre a un potente algoritmo di controllo del volo, Hover vanta un sistema proprietario d’intelligenza artificiale, che li consente di rilevare facce o corpi quando vola, seguendo e inquadrando così il proprietario, anche scendendo le scale (Gif animata). “Abbiamo voluto creare una telecamera volante personale portatile per tutti, molto sicura, ma anche molto facile da usare”, spiega Meng Qiu Wang, Ceo e fondatore di Zero Zero Robotics, cresciuto alla Stanford University, “In futuro, vogliamo creare dispositivi robotici ancora più piccoli per arricchire la vita delle persone."
Hover scatta foto a 13 megapixel e riprende video in 4K, stabilizzati. In modalità panoramica, fa una rotazione a 360°, mentre resta in sospensione nello stesso punto. Il suo peso inferiore a 250 grammi evita per legge, l’obbligo di registrazione alle autorità dell'aviazione. Per iniziare, basta aprirlo, accenderlo e buttarlo davanti a se, si stabilizza all’istante in volo, e poi scegliere quale persona seguire.
Se si vuole volare più in alto, fino a 50 metri), invece dei molti droni che richiedono complessi telecomandi, si può utilizzare l’app dedicata per pilotarlo manualmente via smartphone. Da vedere il video HD sotto. Sull’argomento Futurix aveva già pubblicato come drone da esterno Lily, il drone ti segue ovunque con relativo video.
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24.4.16
LeSee, la futuristica elettrica autonoma Made in Cina
Un’auto a guida autonoma con un design futuristico, e una seducente fascia anteriore minimalista, che contrasta piacevolmente con i frontali aggressivi delle auto di oggi. Ecco il prototipo LeSee (Super Electric Ecosystem) del gigante cinese dell’elettronica LeEco, che arriva e parcheggia da sola dopo la chiamata dallo smartphone, impressionando i giornalisti presenti allo show di presentazione. L’anti Tesla sarà presentata al Salone di Pechino di questa settimana.
L'abitacolo altrettanto futuribile e connesso prevede l'utilizzo di un display touchscreen, che funge da interfaccia con il computer di bordo, al posto di tutti i comandi fisici. Gli specchietti retrovisori sono sostituiti da videocamere, mentre il volante a scomparsa, fuoriesce dalla plancia in guida manuale, per sparire in modalità pilota automatico.
Il tetto trasparente ad arco, conferisce un profilo allungato, da berlina elettrica sportiva. I sedili in schiuma a memoria di forma si adattano alla morfologia di ogni passeggero. La cinese LeEco spera di preparare il terreno per una flotta di taxi senza conducente, che userebbe le sue luci anteriori per visualizzare la disponibilità. Un futuro addio a tassisti e Uber?
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21.4.16
UFO, oggetto galleggiante non identificato
Un concept di UFO, unidentified floating object, né barca né casa, ma un disco galleggiante alieno semisommerso, Made in Italy, con osservazione subacquea spettacolare dei fondali. Due gusci semisferici come abitacoli, connessi con un disco da 12,5 metri di diametro, che funge anche da terrazza solarium e piccolo giardino. Un motore elettrico idrogetto situato sul fondo dello scafo, è in grado di spostare la struttura galleggiante minimalista alla velocità di 6,5 km/h.
“l'UFO è ecologico e energeticamente autosufficiente, con pannelli solari in un coperchio richiudibile in cima alla struttura, e/o turbine eoliche e un generatore che trasforma l'acqua salata o la pioggia, in acqua potabile”, spiegano i due architetti marini Pierpaolo Lazzarini e Luca Solla cofondatori dalla startup Jet Capsule di Napoli, che l’hanno progettato, e come pure già realizzato appunto il Jet Capsule in fibra di carbonio, un nuovo modo di concepire la mobilità in acqua, pubblicato da Futurix nel 2010.
Il ponte superiore comprende un patio circolare, con l’interno composto di cucina, soggiorno e sala da pranzo. Il ponte inferiore sommerso invece, comprende bagno con doccia e camera da letto, insieme con un sorprendente pod d’osservazione panoramica dei fondali. Una bussola allinea la struttura alla direzione cardinale selezionata. Sull’argomento Futurix aveva pubblicato nel 2009 Trilobis 65, per esplorare i fondali più belli, del Giancarlo Design Group di Roma, autore anche di Jelly-fish 45.
17.4.16
Vifa, raffinati diffusori wireless danesi
Il raffinato design minimalista nordico e capacità sonore d’eccezione, caratterizzano i nuovi diffusori wireless del produttore danese Vifa: lo stato dell’arte degli speaker wireless. Una nuova frontiera con una prima gamma personale, dopo aver fornito dagli anni ’30, altoparlanti di alta qualità ai più famosi brand, compreso Bang & Olufsen. Oggetti iconici dal design emozionale, che si presentano come una borsa con un’elegante maniglia, in sei tonalità pastello. Chapeau!
Oltre ai due piccoli tasti annegati nel tessuto, niente pulsanti e comandi. In realtà dietro il morbido rivestimento di lana di Kvadrat, che insieme a Vifa tengono alta la bandiera danese nel mondo del design, in tinta con il telaio in alluminio pressofuso, si nasconde un numero elevato di altoparlanti di qualità (foto) per il modello più largo Copenhagen: 2 tweeter, 2 midrange e 2 woofer e 4 radiatori passivi, offrendo inoltre dei bassi impressionanti per delle dimensioni così compatte. E’ dotato di batteria al litio ricaricabile.
Più portatile ancora il modello Helsinki, che ha vinto il Red Dot Design Award 2016, si presenta come una graziosa borsetta da donna per le donne, con la maniglia di cuoio. Il recentissimo Oslo (foto in alto) ancora più compatto, è un autentico gioiello audio. L’audio può essere gestito via Bluetooth, Wi-Fi e AirPlay. Grazie a un’app per iOS e Android si possono attivare tutte le funzioni direttamente da tablet, smartphone e computer. Vifa è distribuito in italia dalla Suonolite di Pisa.
14.4.16
Prometeus, la roadmap di Internet fino al 2050
Il video-animazione Prometeus, ideato da Gianroberto Casaleggio sul futuro di Internet, e già pubblicato da Futurix nel 2009, merita nuova attenzione perché alcune previsioni cominciano a delinearsi, seppure con qualche ritardo sulla tabella di marcia. Il video sintetizza la rivoluzione dei media in corso, nell’ambito dell’evoluzione di Internet fino al 2050. Tutto comincia con la rivoluzione dei media, e la perdita d’influenza di stampa, televisione, radio e pubblicità. Nasce il contropotere cittadino e la figura del prosumer, al contempo consumatore e produttore d’informazioni (blog). I media tradizionali combattono per la sopravvivenza… Come andrà a finire? E’ difficile fare previsioni, soprattutto sul futuro!”
10.4.16
Gran Mediterraneo, l’insolito grattacielo per lo skyline di Tel Aviv
Un cilindro monolitico con una facciata dall’aspetto cellulare e topologico, che contrasta con l'approccio ortodosso di lastre orizzontali impilate. Ecco l’innovativo progetto di grattacielo previsto per lo skyline di Tel Aviv dell’architetto belga David Tajchman, con studio a Parigi. Il rinnovato interesse per la geometria topologica, abbinata alla modellazione 3D digitale, consente una rinnovata plasticità dalle forme curvate, sinuose, sempre più spettacolari, e livelli di complessità sempre maggiori: la cosiddetta architettura topologica.
L’uso di cemento bianco e l’andamento curvilineo della facciata s’ispirano in ogni caso alla tradizionale architettura di Tel Aviv, la “Città bianca”, in stile Bauhaus, con i suoi edifici risalenti agli anni ’30. "Innovativo con la sua geometria topologica dando un effetto a spirale al grattacielo, il Gran Mediterraneo rompe con il consueto accatastamento di lastre orizzontali avvolte con vetro a specchio." spiega David Tajchman.
Gran Mediterraneo offre un mix di tipologie, tra cui appartamenti residenziali, hotel, bar e ristoranti, fattorie verticali e giardini pubblici, piscine e centri benessere, spazi di co-working per uffici e startup, spazi eventi, il tutto con vegetazione mediterranea. Il silos centrale automatizzato dei parcheggi, nella parte bassa dell’edificio, offre una stazione di ricarica a induzione, per veicoli elettrici pubblici a guida autonoma, i Sherut del futuro (foto).
Oltre ad offrire spazi interni inconsueti e fluidi (foto), con diversi livelli per soffitti e pavimenti, e ampie vetrate che si affacciano sulla città sottostante, le linee curve incanalano le correnti d’aria facendo respirare l’edificio. Inoltre la differenza di curvatura tra cemento e vetrate massimizza l’ombra favorendo un raffrescamento passivo.
7.4.16
Electrified S, la futuristica bici elettrica olandese
Smart, dal design minimalista, si sblocca con l’impronta digitale, ed è la prima connessa a Internet. Ecco l’ e-bike Electrified S dell’olandese VanMoof di Amsterdam: il futuro della bicicletta elettrica. Controllata via smartphone, vanta 120 km di autonomia, una velocità di 32 km/h, freni a dischi idraulici e cambio automatico. La batteria? Nascosta nel tubo obliquo del telaio, mentre il display touch sul tubo orizzontale, indica la velocità, la distanza percorsa, il livello di potenza e la durata della batteria.
“Vogliamo abbattere le barriere del pendolarismo, consentendo a più persone di andare da un punto all’altro della città con meno sforzo”, spiega Ties Carlier cofondatore di VanMoof, “crediamo che l’integrazione di tecnologie intelligenti sedurrà un pubblico più ampio”. La bici è elegante, non sembra una bici elettrica, perché la batteria è nascosta nel telaio. Con 18,4 kg, è l’una delle più leggere bici elettriche, ed è stato progettato un sistema di monitoraggio, che mira ad eliminare i furti di bici per sempre.
Nessuna collina o vento contrario vi impedirà di spostarvi in modo agevole. E’ possibile aumentare la potenza della pedalata assistita del motore da 250W, con la funzione Boost alla semplice pressione di un pulsante, per ottenere più accelerazione. Oltre all’indicazione della propria posizione sullo smartphone, grazie all’app dedicata, è dotata di riconoscimento del proprietario, e di antifurto elettronico, con sistema di tracciamento Gps in caso di furto. Presentata al Berlin Bike Show in anteprima, la prevendita è iniziata il 5 aprile. Da vedere il video HD sotto. Sull’argomento Futurix aveva già pubblicato Gi FlyBike, la bici elettrica si piega in un secondo, come pure add-e, ogni bici può diventare elettrica, e Una ruota elettrica per ogni bici.
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3.4.16
OLO, la prima stampante 3D per smartphone
OLO reinventa la stampa 3D: un rivoluzionario dispositivo portatile low cost, ideata da due tecnici italiani, che consente di realizzare oggetti 3D con speciali resine fotosensibili, e la luce emessa da qualsiasi smartphone. Design minimalista, molto semplice da usare perché non richiede alcuna configurazione manuale o calibrazione, è proprio alla portata di tutti per 99 dollari.
Uno dei maggiori ostacoli alla stampa 3D è l'accessibilità per i costi ancora elevati. Finora le stampanti rimangono ingombranti, difficili da utilizzare, e quindi poco adatti al mercato consumer. Ma le cose potrebbero cambiare! “La metà del suo hardware è già nelle nostre tasche” spiega Pietro Gabriele, che assieme a Filippo Moroni, ha concepito OLO, "Vogliamo rompere la barriera che trattiene le persone di accedere alla stampa 3D.
Costituita solo da 7 elementi di plastica, un chip, e un motore, è compatta e leggera (780 g.) da portare con sé in borsa o in zaino. OLO offre la libertà di stampare ovunque, senza la necessità di ricaricare. Funziona con 4 batterie AA sufficienti per almeno 100 stampe, e vanta un meccanismo silenzioso. E’ stata progettata per essere utilizzata da chiunque. Basta selezionare l’oggetto 3D dallo smartphone, che si appoggia alla base della stampante, versare la resina e lasciare che OLO faccia il resto! OLO introduce una nuova linea di materiali chiamato Daylight Resine, che induriscono sotto la luce bianca del display di smartphone, con una precisione di stampa, che raggiunge la risoluzione di 42 micron.
I materiali possono essere rigidi, flessibili, trasparenti e colorati. Con OLO, non si spreca mai una goccia di materiale: la resina non adoperata durante la stampa è riutilizzabile. L’app dedicata di OLO che funziona su dispositivi iOS, Android e Windows Phone, è anche compatibile con software 3D gratuiti. E’ possibile inoltre utilizzare applicazioni di scansione 3D. Per finanziare il progetto, è proprio in fase di lancio su Kickstarter, dove ottiene un notevole successo avendo già raccolto oggi ben 1,82 milioni di dollari.
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