29.8.13

SpaceGlasses, il futuro reinventato

Immagina di plasmare con le mani davanti agli occhi, un vaso virtuale in modalità olografica, che stampato in 3D diventa reale. Immagina di giocare agli scacchi virtuali. Dimentica Google Glass, e butta via il tuo portatile obsoleto! SpaceGlasses della startup californiana Meta, inventa un futuro che va ben oltre, un futuro che permette di implementare le interfacce olografiche di realtà aumentata mostrate in Minority Report, Avatar e Iron Man. Il progetto Spaceglasses è già definito il Santo Graal della realtà aumentata. “Vogliamo fornire i migliori occhiali di realtà aumentata al mondo, che vediamo come uno strumento fondamentale di democratizzazione. È possibile controllare ciò che si vede. È possibile filtrare le cose dal vostro punto di vista. È possibile creare nuove categorie d’applicazioni che non sono state ancora sognate.” spiega Meron Gribetz, 27 anni, fondatore di Meta. Punto fermo della fantascienza per decenni, l'idea di realtà aumentata (AR) che migliora la nostra vita, sta finalmente diventando una realtà. Meta spera che si potrà un giorno attuare la modellazione 3D con questa tecnologia.
Gli occhiali integrano due display Lcd trasparenti, e le immagini olografiche sono prodotte da due micro proiettori laterali. Sono previsti anche una videocamera HD Rgb e due micro videocamere infrarossi con sensori di movimento, in grado di monitorare i gesti della mano e la profondità di campo: in sostanza un sistema Kinect in miniatura. Non mancate il fantastico video sotto, dove gli occhiali rappresentano un modello intermediario. Il modello successivo previsto (foto) dal design più evoluto, sarà meno ingombrante e più leggero. Futurix aveva già pubblicato sull’argomento Virtual holographic display zSpace e relativo video.

Un mondo aumentato interattivo oltre l’immaginazione

27.8.13

Arriva Zeus, stampante, scanner e Fax 3D

E’ la prima All-in-one 3D del mondo. Come il dio greco degli dei, Zeus ha grandi risorse a disposizione. Questa innovativa multifunzione 3D della startup californiana AIO Robotics, consentirà di stampare, scannerizzare un oggetto e mandarlo via Fax, tutto in un unico dispositivo. Una combinazione inevitabile dopo il successo delle multifunzioni 2D: stampante, fotocopiatrice e Fax. E così mandare via fax, un paio d’occhiali o un oggetto di vostra creazione in 3D, sarà presto possibile, ovviamente a un destinatario in possesso dello stesso dispositivo. Zeus non ha bisogno di PC esterno. Ha il proprio computer integrato, basato su processore ARM, e un display touchscreen a colori da 7 pollici, con 4 soli tasti: scan, print, copy, fax. Il piatto girevole da 300 mm è utilizzato sia per la stampa che per lo scanner. La campagna di lancio su Kickstarter è prevista per il 4 settembre.

25.8.13

Hyperloop, il supertreno proiettile da 1200 km/h

Immaginate di viaggiare in una capsula d’alluminio dentro un tubo d’acciaio, come un proiettile in canna, alla velocità di 1200 km/h, quella del suono, ossia Milano-Roma o Los Angeles-San Francisco in 30 minuti, al prezzo di 20 dollari! Il futuro treno dei sogni? Ne è convinto Elon Musk, 42 anni, Ceo di SpaceX e Tesla Motors, fondatore di PayPal, e denominato l’industriale del 21° secolo, che ha svelato Hyperloop, il suo rivoluzionario sistema di trasporto. “E’, secondo me, la soluzione giusta per collegare due città intensamente trafficate che si trovano a meno di 1.500 km di distanza» spiega Musk, “per esempio Los Angeles e San Francisco, distanti di 600 km, che grazie a Hyperloop potrebbero essere separate da un viaggio di appena 30 minuti.” Ha aggiunto che sarebbe un modo più veloce, più sicuro, meno costoso e più efficiente del treno ad alta velocità, ora in fase di sviluppo tra Los Angeles e San Francisco. Insomma, un quinto tipo di trasporto, che si aggiunge ai quattro attuali: aereo, treno, auto e nave. In linea di principio, Hyperloop è fattibile, il concetto mette insieme tecnologie già collaudate.

Ma come funziona? Si ispira alla posta pneumatica degli anni '50. Il vuoto, dentro i tubi, troppo costoso e pericoloso in caso di rotture, è  sostituito da una pressione atmosferica, pari a un sesto di quella su Marte: meno attrito e riduzione della resistenza al movimento di ben mille volte. Il compressore elettrico (foto), spinge l’aria ad alta pressione dalla parte anteriore a quella posteriore, creando un cuscinetto d’aria sul quale la capsula scorre ad alta velocità, il quale mantenimento è assicurato da motori lineari elettromagnetici ad induzione, lungo il percorso. Sarà come andare in aereo spiega Musk. Ogni capsula può trasportare fino a 28 passeggeri a coppie. Le capsule sono larghe 1,35 m e alte 1,10 m. Non c'è orario per l’imbarco, le partenze si succedono ogni 30 secondi. Il sistema è immune alla nebbia e alla neve ed energeticamente autosufficiente, grazie ai pannelli solari sulla sommità dei tubi, appoggiati su piloni, dotati di cuscinetti per assorbire le scosse di terremoto. Il progetto Hyperloop è open source. Per suggerimenti: hyperloop@teslamotors.com, hyperloop@spacex.com.

10.8.13

Buone Vacanze, anche per loro!


9.8.13

AgustaWestland Project Zero, in volo verso il futuro

Un capolavoro di ingegneria e design, un inedito oggetto volante, metà elicottero, metà aereo. Ha una coda da rondine e si muove come una libellula: è il primo aereo elettrico a decollo verticale, che grazie ai suoi rotori basculanti che ruotano di 90° in aria, diventa un aereo. Non solo, anche se ora è monoposto, può volare senza pilota come un drone, avendo la capacità di autogestirsi da solo in volo con radar, altimetro, Gps e sistemi di autogoverno. Project Zero ha un anima italiana. Il prototipo è stato progettato e costruito nel giro di soli sei mesi, nei pressi di Varese, dal costruttore italobritannico AgustaWestland, del gruppo Finmeccanica. Presentato ufficialmente a Las Vegas a marzo, e poi con successo a giugno all’ultimo Salone Internazionale dell’Aeronautica di Le Bourget (Parigi), Project Zero vuole essere un dimostratore tecnologico, un incubatore volante di tecnologie innovative, per dare uno sguardo sul futuro del volo.
Il telaio è in alluminio, mentre l’ala volante e la fusoliera sono realizzate in materiali compositi, conferendo alla struttura grande leggerezza e resistenza. L’elegante design firmato Bertone, offre un futuristico profilo affusolato seducente, unico nel suo genere. “Tutto in questo velivolo è una sfida, perché volevo qualcosa che fosse impossibile da realizzare” spiega James Wang vice president R&D, responsabile del progetto, sopranominato lo Steve Jobs dell’aeronautica.

6.8.13

Emotiv Insight, la prossima frontiera

Il cervello questo grande sconosciuto, è la prossima frontiera della ricerca sull’interfaccia cerebrale, o interfaccia neurale, nota anche con il termine inglese di Brain-Computer Interface. Semplicemente pensare un’azione per eseguirla, potrebbe diventare l’interfaccia minimalista definitiva! Emotiv Insight è l’unica cuffia scanner wireless a 5 canali di nuova generazione sul mercato, in grado di monitorare l’attività e le onde cerebrali del cervello, che raccoglie i dati in tempo reale sui pensieri e sentimenti di chi lo indossa, per trasmetterle a un computer, smartphone o altro dispositivo, che le traduce anche in azioni. I nostri cervelli sono costituiti da un centinaio di miliardi di cellule nervose chiamate neuroni. Quando i neuroni interagiscono attraverso una reazione chimica, essi emettono naturalmente, un impulso elettrico misurabile. L’elettroencefalogramma o EEG è il processo d’osservazione delle onde cerebrali attraverso questi impulsi. Emotiv Insight misura queste onde e le traduce in dati significativi.
Insight interpreta lo stato d’animo e le emozioni, come il livello d’eccitazione, di rilassamento o di stress, e i comandi mentali di base, come spingere, tirare, levitare, ruotare.. Le applicazioni? La cuffia potrebbe aiutare i pazienti paralizzati, a controllare una sedia a rotelle elettrica, fare musica tramite computer, fare decollare un modellino d’elicottero (vedi video), o guidare un’auto utilizzando il solo potere della mente. Il design avveniristico di Insight è più leggero, e meno invasivo da indossare, del sul predecessore Epoc pubblicato da Futurix nel 2008, come pure BrainDriver, l’auto si guida con la mente. Niente preparazione, i sensori lavorano a secco, senza richiedere alcun gel conduttivo o soluzione salina. “Abbiamo cercato di creare qualcosa del tutto rivoluzionario, alla portata di tutti” spiega Tan Le (video), fondatrice e Ceo di Emotiv Lifesciences, di San Francisco, l’aziende leader che cerca di introdurre l’elettroencefalografia (EEG) ad uso dei consumatori. È possibile pre-ordinare un Insight a 199 dollari sulla pagina di lancio di Kickstarter, con consegna prevista nel marzo 2014.

Emotiv Insight, arriva l’interfaccia cerebrale

4.8.13

La realtà aumentata di IKEA

IKEA stupisce ancora! All’età di 67 anni, tradotto in 27 lingue e stampato in 210 milioni di copie, il catalogo IKEA 2014 che uscirà il 19 agosto, si rifà il look e si presenta in versione realtà aumentata. Da quest’anno sarà infatti, accompagnato anche da un’App per smartphone e tablet, con sistemi iOS e Android, introducendo una nuova esperienza di consumo interattivo. Il colosso svedese di mobili low cost, con questa novità davvero molto utile, e destinata a fare scuola, vuole facilitare la scelta con una simulazione virtuale dei possibili mobili, inseriti in tempo reale nel proprio arredamento di casa. Il sistema è molto facile da usare. Dopo averlo scansito, basta posizionare il catalogo sul pavimento nel posto desiderato, e visualizzare come per magia, il mobile scelto, con lo smartphone o tablet (foto). Naturalmente sarà possibile non solo scattare foto, ma anche registrare video, e perché no, condividerle con amici e parenti. Il video promozionale sotto ne illustra il funzionamento in modo spiritoso, con alcuni gags divertenti. Futurix ha parlato varie volte dell’argomento, ma aveva già pubblicato La realtà aumentata nel lontano 2006.

Arredare casa con la realtà aumentata di IKEA

1.8.13

Holovision, ologrammi umani in salotto

Verrà il giorno in cui potremo conversare con l‘ologramma del nostro interlocutore a misura d'uomo, in salotto, proprio come Tom Cruise con la moglie in Minority Report. Il futuristico proiettore Holovision di Provision, di Los Angeles, mira per la prima volta, a proiettare ologrammi umani a grandezza naturale, fluttuanti nell’aria, a due metri e mezzo dal proiettore, da vedere senza occhiali speciali. Dalla Principessa Leila di Star Wars a Holodeck in Star Trek, da Iron Man ai paesaggi olografici di Avatar (foto), Hollywood ci ha affascinato e fatto sognare di poter, un giorno, visualizzare e interagire, nella vita quotidiana con gli ologrammi. Curt Thornton, fondatore di Provision (video sotto) spiega che “Il progetto Holovision è l'inizio della volontà di portare la fantascienza di Hollywood nella vita reale”. Secondo lui la tecnologia di Holovision è diversa dagli altri ologrammi in circolazione. Invece di usare la tecnologia laser, utilizza una nuova fonte di luce proprietaria, in grado di fornire la potenza necessaria per realizzare un ologramma delle dimensioni di un essere umano.
“Prevediamo per il futuro applicazioni secondarie, tra cui televisori, computer, e smartphone olografici con usi nei settori: istruzione, medicale, abbigliamento, social networking", spiega Thornton, “e anche nelle video conferenze olografiche, ossia virtualmente qualsiasi applicazione che utilizza ora un display tradizionale 2D. Le possibilità sono limitate solo dalla nostra immaginazione!”. Il progetto holovision intende raccogliere 950 mila dollari su Kickstarter per perfezionare il suo sviluppo definitivo previsto per il 2014. Futurix aveva già pubblicato il video L’ologramma in intimo si esibisce in vetrina, a Parigi, e il Virtual holographic display zSpace, al di là di ogni immaginazione (foto).

Holovision, la prossima rivoluzione