9.3.08

Dal futuro la rivoluzionaria interfaccia cerebrale



Non si è avverata ancora la promessa del riconoscimento della scrittura e il comando vocale, che già spunta all’orizzonte l’interfaccia cerebrale, immortalata da diversi film di fantascienza, ossia la possibilità di interagire con la forza del pensiero. Esiste già un gioco basato sulla padronanza delle onde cerebrali come Mindball Game, che consiste a spingere col pensiero, una sfera metallica su un tavolo nel campo dell’avversario, ma questa volta le cose sembrano più consistenti. La start-up Emotiv Systems di San Francisco, di origine australiana, fondata da Allan Snyder, direttore del Center for the mind, presenterà per il prossimo Natale, la prima applicazione commerciale al mondo di interfaccia cerebrale. Presentato alla Game Developpers Conference, il Project Epoc assomiglia a un caschetto da bici, e avrà come primo campo di applicazione i videogame. Leggero e wireless, è dotato di 16 sensori che catturano le onde cerebrali o impulsi neuronali emessi dal cervello, sul principio dell’elettroencefalografia. Gli stessi segnali elettrici trasmessi poi al computer e interpretati dal software, sono tradotti in azioni sul monitor. Oltre a spostare virtualmente degli oggetti semplicemente pensandoci, l’Epoc servirà anche a dare delle emozioni ai personaggi dei videogiochi. Il dispositivo è in grado, infatti, di individuare una trentina di emozioni e espressioni come sorridere, ridere o alzare i sopraccigli, l’eccitazione o la calma. “La prossima grande ondata d’innovazione tecnologica cambierà il modo in cui gli esseri umani interagiscono con il computer” ha dichiarato Nam Do, co-fondatore di Emotiv Systems. Insomma, quando potremmo cambiare canale televisivo senza telecomando, o abbassare la tapparella al solo pensiero? Altro che fantascienza, la neurotecnologia o “Brain computer interface” potrebbe essere l’interfaccia risolutiva del futuro!



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