31.10.11

Nokia Kinect, arriva lo smartphone flessibile?

Il gruppo finlandese ha svelato a Londra al Nokia World, uno stuzzicante prototipo di smartphone futurista flessibile, con display Oled da 4 pollici, che si può piegare, torcere, deformare, introducendo un nuovo tipo d’interfaccia utente. Ad ogni minima curvatura o torsione, corrisponde un diverso comando, che permette, ad esempio, di sfogliare foto e musica con una semplice torsione o di zoomare un’immagine, curvando il dispositivo all’interno o verso l’esterno, come si può vedere nel video sotto. Le possibili applicazioni sono potenzialmente infinite, come ad esempio scattare una foto quando si piega in un certo modo, riducendo i tempi di scatto. I nanotubi racchiusi in una scocca di elastomero, individuano le deformazioni, tramite la variazione della resistenza elettrica, e attivano un comando. Unico neo: non si può controllare lo smartphone con una mano sola! Il Kinetic Device, frutto del centro di ricerca Nokia di Cambridge, è antiurti, stagno e può persino essere usato con i guanti. Per i giovani che amano giocare col cellulare, ad esempio in treno, sarebbe un motivo supplementare di dipendenza, potendo funzionare come antistress! Se Nokia non è il primo a sperimentare i display flessibili, vedi La prossima generazione di display flessibili, il suo prototipo è il più avanzato mai svelato. Tuttavia non si sbilancia su un’eventuale commercializzazione. Samsung invece afferma che sarà in grado di proporre sul mercato, modelli flessibili già nel 2012. Non è la prima volta che Nokia mostra prototipi fantascientifici. Futurix aveva pubblicato Nokia 888 Concept Phone.

Il display flessibile nel futuro dello smartphone?

30.10.11

La visione del futuro di Microsoft oltre Minority Report

Con il suo video Productivity Future Vision 2011, Microsoft svela in 6 minuti la sua visione del futuro tra 5-10 anni. Diversi elementi di questo video sembrano appartenere ancora ad un film di fantascienza, eppure come sostiene Kurt DelBene, Presidente di Microsoft Office Division, che lo ha ideato, “Tutte le idee lanciate dal video sono basate su tecnologie reali”. L'interazione tra uomo e macchina raggiungerà nuovi livelli, dall’ufficio alla casa, in viaggio o a scuola. Secondo l’azienda di Redmond saremo circondati da pannelli informativi, muri e pavimenti interattivi, quando necessario, che ci ricorderanno anche gli impegni. Ci aspetta quindi un lifestyle tutto smart. Gli occhiali traducono in tempo reale i testi inquadrati dallo sguardo. la realtà aumentata vi indica il palazzo, luogo del vostro prossimo appuntamento, dal taxi. La porta del frigorifero digitale diventa trasparente, per controllarne il contenuto senza aprirlo. E ancora, smartphone ultrasottili quanto un foglio di carta, costantemente online, biglietti da visita animati e altri super monitor con proiezioni olografiche. Entusiasmante o inquietante? Cosa ne pensate?

Il futuro secondo Microsoft

29.10.11

La futura guida aumentata di BMW


Uno dei primi costruttori ad aver introdotto, già nel 2004 sulla Serie 5, l’Head-up display, una tecnologia utilizzata da anni negli aerei da caccia, BMW, sta elaborando nei suoi laboratori di ricerca, la guida aumentata del futuro, nel segno di una maggior sicurezza stradale. Grazie alla realtà aumentata la riga dell’autostrada diventa così rossa, in caso di sorpasso o cambio corsia, se arriva un’auto nel famigerato angolo morto del retrovisore. Segnala in tempo i pedoni sulla strada, poco visibili di notte. Il sistema avverte il conducente per le distanze di sicurezza, mentre all’occorrenza la strada interessata alla manovra diventa un nastro colorato. Le indicazioni si fondono con il paesaggio e la strada stessa, che diventa fonte d’informazioni visive, non disturbando la concentrazione alla guida, essendo sempre nel campo visivo. Sull’argomento Futurix aveva già pubblicato nel 2006 La guida aumentata di Siemens. Da vedere il video demo sotto.

Da BMW l’assistenza alla guida con la realtà aumentata

28.10.11

True3D di Making Virtual Solid, il navigatore in realtà aumentata

Ha vinto il Gallileo Master 2011 dell’European Satellite Navigation Competition, il rivoluzionario navigatore True3D: un prototipo dell’azienda californiana Making Virtual Solid, che aveva già presentato nel 2008 Virtual Cable: il filo di Arianna virtuale pubblicato da Futurix. Certo, non si può più fare a meno dei navigatori satellitari in auto, che presentano tuttavia l’inconveniente maggiore di distogliere l’attenzione dalla guida. E’ la voce ad aiutare in primis il conducente, ma a volte non basta ad evitare errori di percorso! Con True3D è il luminoso cavo virtuale rosso, di giorno come di notte, davanti al parabrezza, ad indicare la strada da seguire: intuitivo, a prova di cretini. Non solo, a differenza dei tradizionali Head-up display (HUD) che mostrano indicazioni grafiche sommarie, True3D, ossia il Virtual Cable display, indica con cartelli virtuali, che si sovrappongono e si fondono perfettamente in prospettiva col paesaggio, alberghi, ristoranti, stazioni di servizio, informazioni di rilievo, e persino segnali stradali, che il conducente vede sulla strada davanti al veicolo, rimanendo concentrato sulla guida. Le immagini 3D proiettate davanti allo sguardo del conducente sono così realistiche e fisse, che sembrano far parte del paesaggio. Sotto il video della demo di Virtual Cable.

Virtual Cable, a prova d'errori di navigazione

25.10.11

I robot Wu e Kong giocano a ping pong, in Cina


Dove poteva nascere il robot giocatore a ping pong, se non in Cina dove è uno sport nazionale! Ci eravamo abituati al robot vincente a scacchi contro un essere umano, come nella sfida tra Deep Blue e Kasparov, ma nello sport è una prima, lasciando da parte i robot calciatori dalle prestazioni deludenti. Per la prima volta due robot umanoidi Wu e Kong alti 1,60 m, per 55 Kg, hanno disputato una partita di ping pong in Cina. Ben quattro anni sono stati necessari, per la loro messa a punto nel laboratorio di robotica della Zhejiang University in Cina. Sono capaci di servire, e di giocare con diritto e rovescio, con una facilità sconcertante. Impressiona infatti, l’abilità dei movimenti, la precisione e i tempi di risposta molto veloci. A quando la vincita su un essere umano? Le videocamere che fungono da occhi con funzione di motion-tracking, catturano 120 fotogrammi al secondo, ben di più rispetto al limite umano! Il tempo di reazione è compreso tra 50 e 100 millisecondi. L’algoritmo del software calcola la traiettoria della pallina, la sua velocità e la posizione dell’impatto sulla racchetta del robot con un margine di errore di 2,5 cm. Per il momento il record è di 144 scambi continui tra il robot e un essere umano, e 176 scambi invece tra i due robot. Guardare il video sotto per credere! Sull’argomento Futurix aveva già pubblicato E il robot diventò violinista, La prima ballerina è un robot e Il robot Asimo diventa direttore d'orchestra.

I robot cinesi si sfidano a ping pong

22.10.11

HoloDesk di Microsoft ci avvicina a Star Trek

Immaginate di poter manipolare con le mani, oggetti virtuali 3D sulla scrivania del vostro computer, come se fossero oggetti fisici. Detto fatto! HoloDesk, ovvero la scrivania olografica, è l’ultima interfaccia messa a punto dai ricercatori di Microsoft Research Cambridge, nell’ambito delle sperimentazioni nel campo delle NUI (Natural User Interface). L’interfaccia olografica non è proprio nuova, ma ciò che la distingue dalle altre è l'uso di uno speciale algoritmo di elaborazione grafica, che fornisce un’esperienza più realistica. HoloDesk è un’abile combinazione di un sensore Kinect, in grado di monitorare i gesti, il movimento degli oggetti, e di una webcam che segue il  viso. Guardando attraverso uno speciale display trasparente, gli oggetti olografici reagiscono istantaneamente alle manipolazioni. “Trovo questa visione di una maggiore interazione naturale davvero eccitante”, spiega David Molyneaux, ricercatore a Microsoft Research Cambridge, “Piuttosto che essere bloccato con una tastiera e un mouse di fronte a un monitor, è meglio portare il contenuto dell’interazione nel mondo reale della vita quotidiana, che ci circonda.” Future applicazioni s’intravedono nei videogame, nel settore del design, o per testare dei prodotti in realtà aumentata prima di realizzarli. Un altro utilizzo evocato da Microsoft è la cooperazione di più persone, che potrebbero interagire a distanza, su degli oggetti o proiettarsi in un ambiente virtuale, con angoli di vista diversi secondo la propria posizione. Ci stiamo avvicinando a sistemi di telepresenza immersivi. Minority Report e la saga di Star Trek non sembrano così lontani. Da vedere assolutamente sotto lo spettacolare video dimostrativo di Microsoft.

HoloDesk, l’interfaccia olografica di Microsoft

19.10.11

California Roll House, da fantascienza



Come una lumaca che trasporta la sua conchiglia, immaginate di traslocare con la vostra casa per una nuova destinazione. E’ quello che propone il designer Christopher Daniel col suo sorprendente concept California Roll House, una casa modulare prefabbricata, che si trasforma, si adatta secondo l’ambiente, le esigenze, e si può montare e smontare a tempo di record. Concepita anche per ambienti estremi come il deserto, il progetto rompe con i limiti attuali della casa tradizionale, grazie all’utilizzo delle ultime tecnologie, per offrire un lifestyle con più mobilità. Realizzata con materiale sintetico rinforzato, la struttura è retta da un telaio reticolare in fibra di carbonio. Il materiale della pelle esterna, dell’involucro della casa, che si arrotatola come una conchiglia, vanta un alto grado di efficienza energetica, riflettendo il calore del sole. I lucernari modulari e le finestre di vetro, posizionati secondo i desideri dei residenti, possono essere progressivamente opacizzati elettronicamente. La porta esterna automatizzata, idraulica, si apre alla verticale come in certe navicelle spaziali.

16.10.11

Levytator, la scala mobile prende la curva

Inventata nel lontano 1897, la scala mobile per oltre un secolo non ha subito evoluzioni rilevanti: va sempre su e giù in linea retta! Ci ha pensato Jack Levy, professore emerito d’ingegneria meccanica presso la City University London, a rivoluzionarla e brevettare Levytator, la prima scala mobile al mondo che può andare in curva! Risultato? Permette di sposare qualsiasi percorso curvilineo, adattandosi ai dislivelli del paesaggio, e formare così veri e propri circuiti chiusi con motore unico: una formidabile opportunità per gli architetti di ideare nuove soluzioni d’inserimento per parchi a temi, centri commerciali, musei, aeroporti… “Nessuno scavo è necessario quando si installa il Levytator” spiega il Professor Levy “e la manutenzione può essere effettuata molto più facilmente”. Non solo, potrebbe anche ridurre il consumo d’energia della metà rispetto alle scale mobili tradizionali. Levytator si muove in ciclo continuo, grazie agli scalini curvi a forma di mezzaluna, che consentono di seguire qualsiasi curva. Il costo medio per ogni scalino è ridotto, in quanto nelle scale mobili tradizionali il resto degli scalini passa sotto il piano di calpestio. Il video sotto mostra il principio di funzionamento. Una gran bell’invenzione!




Levytator, la sinuosa scala mobile del Professor Levy

13.10.11

Da Samsung finestre come maxischermi, in futuro




Gli ingegneri del Samsung Advanced Institute of Technology hanno creato con successo, una tecnica che emette luce utilizzando i cristalli di Nitruro di Gallio, insieme a un substrato di normale vetro amorfo. Attualmente i primi display trasparenti, come il prototipo di 46 pollici di Samsung, utilizzano il costoso zaffiro ad alta trasparenza. Il substrato di vetro, abbinato a Led al nitruro di gallio, consentirà invece di ridurre i costi, e produrre pannelli 400 volte più grandi di quelli attuali. La rivoluzionaria scoperta di Samsung potrebbe trasformare entro 10 anni, le vostre finestre e vetrate in maxischermi, magari anche touchscreen e alimentati dalla luce solare. Sull’argomento, Philips aveva presentato Daylight Window al Simplicity Event 2006 di Londra, il concept di una vetrata interattiva da modificare con un gesto della mano (vedi video sotto). A day made of glass è un video sulla visione del futuro quotidiano, interamente touch, dalla casa all’ufficio, prodotto dalla statunitense Corning Inc. leader mondiale nelle interfacce integrate nel vetro. Toyota invece, ha presentato un prototipo di finestrino interattivo in auto, pubblicato con video su Futurix: Il viaggio aumentato, con Window to the world di Toyota.

Philips Daylight Window, la vetrata interattiva

10.10.11

Registrare i propri sogni?

Vi ricordate il registratore dei sogni del film Fino alla fine del mondo del regista tedesco Wim Wenders? Ebbene gli scienziati hanno toccato con un dito la fantascienza, avvicinandosi all’antico desiderio di registrare i sogni. I ricercatori del laboratorio Gallant dell'Università di Berkeley, sono stati in grado di trasformare le onde cerebrali, di soggetti che avevano visualizzato clip video, in immagini, utilizzando la tecnica della risonanza magnetica: Functional Magnetic Resonance Imaging. Per adesso questa tecnologia permette di ricostruire solo i video, che il soggetto ha già visualizzato (vedi video sotto), ma alla fine, anche se la strada è ancora lunga, sarà possibile ricostruire le immagini, che la gente vede nei propri sogni e nei ricordi. Questa ricerca potrebbe aprire anche nuove strade, per comunicare con coloro il cui linguaggio è gravemente compromesso, come le vittime d’ictus, i pazienti con malattie neurologiche, o in coma. Questa scoperta potrebbe infine esplorare nuove interfacce cervello-macchina, che consentirebbe ad esempio alle persone paralizzate di poter interagire mentalmente con apparecchiature. L’esperimento è stato condotto facendo vedere a dei volontari, diverse ore di clip video su vari argomenti, registrando la loro attività cerebrale. Il software grazie a un complesso algoritmo, ha decodificato e trasformato questi dati in frame, suddividendo le immagini della mente in tanti piccoli cubi tridimensionali o voxel, noti come pixel 3D. In pratica i ricercatori hanno creato un archivio, un database di 18 milioni di secondi di video YouTube, associando il campione visivo alla stimulazione cerebrale corrispondente, secondo dopo secondo. "Stiamo aprendo una finestra nei film delle nostre menti" spiega il professor Jack Gallant, coautore della ricerca con Shinji Nishimoto, neuroscienziato dell’Università di Berkeley.

I video della mente, dell’Università di Berkeley

6.10.11

Steve Jobs: “Siate affamati. Siate folli”

Grazie Steve, per aver inventato il futuro.
La tua vita ha cambiato la nostra. “Nessuno vuole morire, ma la morte è con tutta probabilità la più grande invenzione della vita” diceva Steve Jobs ai neolaureati della Stanford University nel 2005 (vedi video). Un discorso che rimarrà stampato nelle memorie per la sua grande umanità, in cui Jobs raccontò tre storie tratte dalla sua vita: un'autentico testamento spirituale. “Il vostro tempo è limitato, perciò non lo sprecate vivendo la vita di un altro. Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione, amate quello che fate”, un invito a volersi bene e occuparsi del proprio talento, rimanendo sempre curiosi. “Siate folli, siate affamati”. "Non ho particolari talenti, sono solo appassionatamente curioso" diceva Albert Einstein. “Think different”, il titolo del celebre spot pubblicitario del 1997 (vedi video) riassume l’originale filosofia di Steve Jobs e della Apple, dedicato ai folli, agli anticonformisti, ai ribelli, a tutti quelli che vedono le cose in un modo diverso, perché come diceva Albert Einstein “Solo quelli che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, lo cambiano davvero”. Solo uscendo dalla normalità, dalla consuetudine, dal solito seminato, solo ispirandosi ai propri sogni, si riesce ad inventare nuovi approcci, nuove soluzioni: è il fondamento della creatività e del design, in cui credeva cosi tanto Steve Jobs, rivelatosi uno dei più importante fattori di successo della Apple, con la semplicità d’uso, per creare una nuova cultura digitale.
Grazie Steve per averci fatto sognare!

Discorso di Steve Jobs alla Stanford University

Think different

2.10.11

Earthscraper, un grattacielo underground a Città del Messico?






Un grattacielo di 65 piani, 304 metri di profondità sotto terra, a forma di piramide azteca rovesciata, una Tour Eiffel capovolta: è il rivoluzionario progetto Earthscraper, già finalista del concorso Skyscraper 2010, presentato ieri dallo studio messicano BNKR Arquitectura. La piazza principale di Città del Messico, noto come lo Zocalo, di 240m x 240m, una delle più grandi al mondo, che confina con la Cattedrale, il Palazzo Nazionale e gli edifici del Governo, sede del progetto, sarebbe preservata, con tutta la sua storia. Il buco della piazza coperto infatti da una pavimentazione in vetro trasparente, consentirebbe a concerti, esposizioni, celebrazioni all'aperto e altre parate militari di svolgersi regolarmente, come di consueto.

Perché un’architettura sotterranea? La domanda di nuove infrastrutture, uffici, e negozi al momento a Città del Messico, non è soddisfatta, con leggi locali, che impediscono la demolizione di edifici storici, e limitano l’altezza delle nuove strutture a otto piani: l'unica soluzione per gli architetti era di costruire verso il basso. La soluzione è ingegnosa, ma i problemi strutturali e costruttivi in profondità sono tanti, a cominciare dai costi molto elevati. In compenso le temperature del sottosuolo sono più stabili rispetto a quelli in superficie, rimanendo freschi d'estate e caldo d'inverno, riducendo le bollette energetiche associate con aria condizionata e riscaldamento.

Secondo lo studio BNKR, l'edificio, primo al mondo in questo formato, avrebbe il vantaggio di preservare il paesaggio al livello del suolo nella zona storica della capitale messicana, e una resistenza antisismica molto superiore a qualsiasi edificio verticale equivalente. Sembra che il cielo non sia più l'unico limite! Proprio come le piramidi azteche, Earthscraper è stato progettato con molti strati. L'interno della struttura svuotata, offre un immenso pozzo di luce naturale e una buona ventilazione, una tecnica già utilizzata nell’antico palazzo greco di Cnosso in Creta. Sono previsti giardini pensili, immense vetrate aperte sulla parte cava e ponti mobili da una parte e dall'altra dell'immenso vano. I primi dieci piani ospiteranno un museo e un centro culturale dedicati alla civiltà precolombiana azteca, mentre i restanti 55 piani saranno equamente divisi tra negozi, centri commerciali, uffici e appartamenti privati.