26.2.09

QB1, il computer attento ai vostri desideri


Mouse e tastiera addio! Controlleremo tutto con i gesti alla Minority Report. Sembra questo il futuro che ci aspetta a vedere il prototipo di computer robot “intelligente”, senza mouse e tastiera, svelato in anteprima mondiale a Ginevra durante il Lift Conference, capace addirittura di reperire e identificare l'utente nella stanza, grazie a un sistema di riconoscimento dei visi, di capire desideri e gusti. QB1, è il suo nome, è in grado di adattarsi progressivamente al suo interlocutore e suggerirli delle scelte, grazie ad una combinazione di diverse tecniche di intelligenza artificiale e di robotica. “Oggi dobbiamo andare verso la macchina e digitare i nostri desideri su una tastiera o un telecomando” spiega l’Ing. Frédéric Kaplan del Politecnico di Losanna, l’ideatore del progetto assieme al designer Martino d'Esposito, “in questo caso lo scenario viene ribaltato: è il computer ad adattarsi, a sollecitarci, e a proporre dei contenuti che possono essere accettati o rifiutati da un gesto”.

21.2.09

Fine del telecomando?

Avviene nello stesso modo in cui Tom Cruise interagisce a gesti con le immagini nel film Minority Report: la madre di tutte le interfacce gestuali. La mano che ondeggia accende il televisore, la mano che ruota cambia canale, e così via per regolare il volume e altre funzioni: il nostro buon vecchio telecomando ha i giorni contatti! Ogni tanto la tecnologia si diverte a renderci la vita più comoda. Il primo prototipo al mondo di televisore da usare senza telecomando, ma solo con il movimento delle mani, è stato presentato da Hitachi all’ultimo Consumer Electronic Show di Las Vegas a gennaio. “il progetto è stato sviluppato dopo aver osservato la crescente preferenza mostrata dai consumatori verso il touch-screen multi-touch (iPhone) e il touchless (interfaccia gestuale) spiega Hiroyuki Mizukami, responsabile della tecnologia del gruppo e direttore generale di Hitachi. D’altronde il successo strepitoso della console di videogame Wii Nintendo, con interfaccia gestuale, dimostra l’interesse del pubblico. Il televisore Hitachi era dotato del Canesta 3D Sensor in grado di tradurre i gesti in comandi, grazie ad un apposito software, entro una distanza di 3 metri. Video demo sotto.

Il televisore Hitachi con interfaccia gestuale

20.2.09

Il Museo del Mediterraneo di Reggio Calabria


L'architetto Zaha Hadid, ha vinto il concorso internazionale per la realizzazione del "Waterfront" di Reggio Calabria, di cui fa parte, oltre al centro Polifunzionale, il Museo del Mediterraneo (foto), un monumento alla grandiosità della cultura mediterranea collocato al confine con il porto turistico, naturale conclusione della passeggiata urbana. Il Museo, che sorgerà su quello che un tempo era stato definito da D'Annunzio “Il chilometro più bello d’Italia”, avrà una forma organica ispirata a quella di una stella marina, con una forte valenza scultorea, tipica della progettazione di Zaha Hadid. Le forme fluide e astratte del Museo, presentano superficie ondulate e concave, con dei punti d’ingresso spettacolari. Le corti interne portano la luce naturale dall’esterno, nelle diverse aree funzionali distribuite radialmente intorno ad esse. Le aperture interne diventano spazi per esposizioni all’aperto, e importanti per la ventilazione naturale dell’edificio. All’interno del museo troveranno spazio i Bronzi di Riace, diversi spazi espositivi, dei laboratori di restauro, un acquario e una biblioteca.

19.2.09

Braille Interpreter: l’interprete dei non vedenti



Il sistema di lettura a rilievo braille con un alfabeto tutto suo, per non vedenti, inventato più di un secolo fa dal francese Louis Braille, è particolarmente difficile da imparare. Braille interpreter, il nuovo e innovativo concept ideato dal designer coreano Hyung Jin Lim, si pone come lodevole obiettivo, di mettere finalmente alla portata di tutti i non vedenti, la possibilità di leggere il linguaggio braille, senza il minimo allenamento, cambiando così la loro vita. Uno speciale guanto con un dito solo, sotto il quale si trova un sensore tattile, consente all’indice del non vedente di scorrere sul testo in braille, e di mandare all’unità centrale posta sul retro della mano i dati che, grazie ad un sofisticato software, sono tradotti a voce e mandati via Bluetooth ad una mini cuffia wireless.

17.2.09

La migliore lavatrice mai prodotta?

Quando l’economia va male, afferma il noto economista austriaco Joseph Schumpeter, sono sempre gli innovatori a guidare la ripresa. “Nel settore delle lavatrici non è stato prodotto nulla di veramente nuovo nel corso degli ultimi 20 anni” afferma Andrew Reason, architetto e ideatore della nuova lavatrice Reason, che cerca di provare la giustezza della teoria di Schumpeter. E’ durante la lunga convalescenza in seguito ad una lesione alla schiena nel 1996, che l’imprenditore britannico ebbe l’intuizione di migliorare il concept di lavatrice. Dopo 12 anni di ricerca e messa a punto e ben 22 brevetti depositati, ecco la lavatrice Reason dal design unico, radicalmente differente di quelle esistenti, per la sua funzionalità, semplicità e facilità d'uso, a dir poco minimalista. Il cestello che si estrae come un cassetto, consente di caricare i panni in un attimo, senza la scomodità di doversi piegare in basso, fino a 10 Kg: il doppio di una normale lavatrice delle stesse dimensioni. Una volta rinchiuso il cestello, è sufficiente digitare l’unico pulsante centrale per avviare in automatico il lavaggio senza pensare a nient’altro. Reason pesa la quantità di panni da lavare e dosa esattamente la giusta quantità di detersivo, ammorbidente e acqua: nulla è sprecato. “Crediamo che questa sia la migliore lavatrice mai prodotta” sostiene Andrew Reason. Nel video sotto vedere per credere!

Il paragone vincente della lavatrice Reason

La lavatrice Reason a destra richiede solo 20 secondi per avviare

il lavaggio, contro più di un minuto per la lavatrice a caricamento frontale.

11.2.09

Il Grande Fratello di Google

L’immancabile “Dove sei?” che sentite quando vi chiama qualcuno sul telefonino, potrà essere sostituito dal nuovo servizio Google Latitude, in grado di localizzare in tempo reale la posizione esatta di amici e parenti consenzienti, con relative icone, su Google Maps, inserito in diversi modelli di smartphone e cellulari, nonché presto anche sull’iPhone e l’iPod Touch (vedi video sotto). Attivo adesso in 27 paesi, anche dal Pc, il servizio può risultare in alcuni casi molto utile, ma il romanzo 1984 di George Orwell in cui si percepisce la presenza incombente del Grande Fratello insegna, come il film Minority Report di Steven Spielberg, tratto da un racconto di Philippe Dick, altro famoso autore di fantascienza, con la sua visione opaca di un futuro, fatto da sofisticate reti di controllo, gestite da sistemi informatici. Seguendo la moda di condividere tutto sulla rete, nella filosofia del Web 2.0, e abbinando questo nuovo servizio a dei social network come Facebook, la miscela privacy potrebbe diventare esplosiva! “Probabilmente Google vi conosce molto meglio di vostra madre” ha scritto PC World. Come saranno protetti questi dati estremamente delicati? Certo, esiste sempre la libertà per ciascuno di non condividere Google Latitude, ma tra marito e moglie, tra genitori e figli, tra datore di lavoro e dipendenti, la tentazione sarà grande di imporre l’adesione al servizio! E che dire del ministro Brunetta, che potrebbe utilizzarlo per scovare gli ultimi statali fannulloni.

Google Latitude demo

8.2.09

Barcode 2D: il codice a barre del 21° secolo



Se ne parlerà al prossimo Mobile World Congress di Barcellona a metà febbraio: il barcode 2D, sostituirà il tradizionale codice a barre, che si legge solo da sinistra a destra, mentre il barcode 2D, appunto in due dimensioni, si legge sia in orizzontale che in verticale, offrendo così una maggior quantità di informazioni. Inventato dai giapponesi nel 1994, il Codice QR è il primo codice a barre bidimensionale, il più utilizzato ancora attualmente in Giappone. Ma perché torna alla ribalta dopo tanto tempo? La diffusione capillare di cellulari, smartphone e altri iPhone dotati di fotocamera integrata, ne consente un utilizzo diffuso. Il contenuto della carta stampata diventa finalmente interattivo, così con un semplice click dal telefonino sul tag stampato accanto a un articolo, a una pubblicità o sulla confezione di un prodotto, potrete ottenere informazioni supplementari o accedere ai link Web sempre aggiornati dal server (Web Tag). Allo stesso modo, i Tag presenti alle fermate di tram e autobus potranno indicare sul vostro telefonino, i percorsi, gli orari, e le piantine. Il Tag del manifesto di un nuovo film consentirà di scaricarne in tempo reale il trailer. Stampato sul biglietto da visita o sulla T-shirt (Contact Tag) vi consentirà con un semplice click di trasferire le informazioni della persona dentro il cellulare. Insomma una rivoluzione che permetterà alla fotocamera del vostro telefonino di trasformarsi in un “mouse interattivo” portatile, in mezzo ad infinite applicazioni. Dopo anni il barcode 2D sbarca finalmente in Europa con MobileTag un servizio creato da una startup francese, che consente di scaricare un software per cellulari Nokia (per adesso). Sul suo sito è possibile creare gratuitamente il proprio Tag. Sotto, un video della statunitense ScanLife che illustra tutte le possibili applicazioni.

Le applicazioni multimediali del Barcode 2D

kReader Mobile: l’occhio dei non vedenti

Raymond Kurzwell è uno dei futurologi e degli inventori più sorprendenti della nostra epoca. E’ stato il pioniere del riconoscimento ottico dei caratteri (Ocr) e della sintesi vocale text-to-speech. Il suo ultimo ritrovato, il K-nfb Mobile Reader, un software inserito per adesso solo nel cellulare N82 Nokia, è in grado di scannerizzare qualsiasi testo stampato e di restituirne dopo pochi secondi con voce sintetica quasi umana, nella lingua desiderata (anche in italiano), l’esatto contenuto. E così senza l’aiuto di una terza persona, il non vedente sarà in grado di leggere il menu del ristorante, una lettera, un giornale, la bancanote, un numero di telefono, gli orari del treno, gli scontrini o l’etichetta di un prodotto. Insomma un esempio significativo di tecnologia al servizio dell’essere umano! Frutto di una joint venture tra la Kurzweil Technologies e la National Federation of the Blind americana, il Mobile Reader, che vanta per la prima volta al mondo un simile concentrato di tecnologie inserito in un telefonino, ha necessitato di ben tre anni di sviluppo.