9.11.14

Il drone ambulanza salvavita


Arriverà dal cielo l’ambulanza in grado di salvare le persone colpite da infarto? Lo pensa l’ingegnere 23enne Alec Momont (foto), dell’Università olandese di TU Delft, inventore del primo prototipo di drone ambulanza, in grado di arrivare in una zona di 12 km² entro un minuto, con un defibrillatore automatico. “800 mila persone soffrono di un arresto cardiaco in Europa ogni anno, ma solo l'8% sopravvive”, spiega Alec Momont (foto), “La ragione principale è il tempo di risposta troppo lungo dei servizi d’emergenza (circa 10 minuti), mentre la morte cerebrale e quella permanente avvengono in soli 4-6 minuti.” Risultato? Applicato, questo progetto consentirebbe di aumentare la possibilità di sopravvivenza fino all’80%, in caso d’arresto cardiaco. Il testimone dell’infarto chiama le urgenze. Il drone stabilisce la posizione attraverso il segnale GPS del suo smartphone, e raggiunge il posto alla velocità di 100 km/h. La webcam e l’altoparlante integrati, consentono ai servizi d’emergenza di comunicare, e guidarlo passo-passo come applicare e utilizzare il defibrillatore (vedi video). 
Il drone ha una struttura in fibra di carbonio e può trasportare un kit medico di 4 kg. Arrivato a destinazione i due bracci porta eliche possono essere ripiegati. Si può spostare vicino al paziente grazie alla sua maniglia. La capacità del drone ad evitare gli ostacoli in volo, richiedono tuttavia un successivo sviluppo, come nel caso del progetto Amazon di consegnare i piccoli pacchi, pubblicato da Futurix, Amazon Prime Air, le future consegne con i droni e video. Grazie alla tecnologia, i droni promettono una gamma di possibilità inimmaginabili, come ha già documentato Futurix. Eppure come spesso avviene, sono purtroppo utilizzati a fini militari, anche per uccidere. La nobile applicazione salvavita al servizio della collettività e della salute, merita sostegno.

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