13.7.14

Orange Maker rivoluziona la stampa 3D consumer


La startup di Los Angeles Orange Maker ha sviluppato una nuova tecnologia proprietaria: l’Heliolithography, creando così una nuova categoria di stampanti 3D con Helios One, in arrivo nel 2015. L’eliolitografia promette una stampa ad alta risoluzione, più veloce e più affidabile delle tecnologie odierne. Ogni giorno sono annunciate nuove stampanti 3D desktop, che utilizzano per la stragrande maggioranza la modellazione a deposizione fusa (filamento plastico), con scarsa qualità di superficie, lentezza operativa ed elevati costi d’utilizzo. L’eliolitografia invece, reinventa la stereolitografia, ideata nel 1980: un raggio laser colpisce un bagno di resina liquida fotosensibile (fotopolimerizzazione), che si solidifica a strati successivi, con dei tempi di stampa piuttosto lunghi. Grazie a una piastra girevole questa nuova tecnologia si differenzia, con una stampa a flusso continuo, più veloce invece di quella a strati successivi, con l’interruzione tra ogni strato, della stereolitografia. Uno dei più grossi freni allo sviluppo della stampa 3D, è proprio la limitata velocità d’esecuzione. L’eliolitografia utilizza una sorgente luminosa inedita con altissima precisione, per polimerizzare la resina liquida. “Abbiamo sviluppato un sistema di luce unica, che ci ha permesso di introdurre anche la luce in modo continuo” spiega l’Ingegner Chris Marion. Non per ultimo, supporta una maggiore varietà di materiali di stampa compatibili. “Molto semplicemente, abbiamo trovato un modo per ottimizzare l'efficienza, il design, e l'economia materiale in stampa 3D, un mezzo che ha finora sofferto di restrizioni su variabili quali le dimensioni, la velocità e la disponibilità di materiali” spiega Kurtis Dudley, cofondatore e inventore del procedimento, “Abbiamo raggiunto un ideale ampliando notevolmente la funzionalità, ottenendo l'eleganza e la semplificazione attraverso la progettazione e l'ingegneria.”

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