30.12.13

Sharq Crossing, l’ultimo capolavoro di Calatrava nel Qatar

Un percorso di 10 km, ricco di emozioni estetiche e non solo nella baia di Doha, con tre ponti interconnessi a tratti alternati all’aperto e gallerie sottomarine, a volte trasparenti con vista squali, in unità di trasporto, che passano persino sopra l’arco del ponte come al Luna park (video): è Sharq Crossing, l’ultimo capolavoro del famoso architetto spagnolo Santiago Calatrava, destinato a diventare un’icona all’orizzonte della Coppa del Mondo del 2022. I ponti collegheranno il quartiere culturale della capitale del Qatar, a nord dell'aeroporto internazionale di Hamad, e il quartiere degli affari a West Bay (foto). Potranno aiutare a gestire il traffico di Doha, deviando 2.000 veicoli l’ora per corsia, in modo efficace in un percorso nord-sud diretto. "L’architettura per le opere pubbliche umanizza il paesaggio naturale e serve la comunità", spiega Calatrava, "Il progetto Sharq Crossing è una grande opportunità per Doha”. Oltre a piacevoli percorsi pedonali, l’opera prevede anche la costruzione di un nuovo parco ricreativo accessibile tramite una passerella sopraelevata, che sarà in parte un’estensione dello spazio verde e pubblico della città. Il video sotto offre 6 minuti di delizia per gli occhi, da vedere in HD e formato esteso.

3 commenti:

Spirit ha detto...

Putroppo a Venezia Calatrava a fatto un lavoro pessimo. Uno tra i ponti più usati con scivolosissimi scalini in vetro. Scalini di dimensione divera, dove i turisti e veneziani rischiano di cadere ogni giorno. Inoltre anche le dilatazioni del ponte lo rendono non sicuro, l'ovovia per i portatori di handicap non attuabile, ed è inutile perchè sarebbero bloccati dai mille altri ponti dopo. Senza contare, in modo opinabile, che è super moderno in un area storica e l'archiettura non richiama niente degl'altri palazzi e ponti. E per finire è costata uno sproposito, anche se è molto utile come ponte.

Christian ha detto...

Calatrava ha sicuramente sbagliato sul ponte di Venezia, ma non per quello bisogna bandire tutta la sua opera. Guarda ad esempio la Città delle Arti e della Scienza di Valencia!

Christian de Poorter ha detto...
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