3.9.12

Rift Oculus, immersi nei videogame con la realtà virtuale

Dopo che Jaron Lanier ebbe coniato nel 1989 il termine Virtual Reality (VR), negli anni ’90, la realtà virtuale non ebbe seguito. Le attrezzature erano ingombranti, pesanti e troppo costose! Oggi, il nuovo visore Rift Oculus rivoluziona e democratizza l’uso della realtà virtuale nei videogame. Con il display 3D ad alta risoluzione, il monitoraggio della testa grazie ad un’avanzata tecnologia di head-tracking, e un ampio campo visivo di ben 110° contro i 40 dei sistemi attuali, Oculus offre una realtà virtuale di qualità, leggera, alla portata di tutti. L'attuale prototipo, paragonabile a un paio d’occhiali da sci, pesa circa 220 grammi. Non potremo mai essere completamente immersi in un ambiente di gioco, mentre siamo seduti a una scrivania, fissando uno schermo piatto. E non sono i grandi nomi dei videogiochi come Sony, Microsoft e Nintendo che hanno creato nuove interfacce, in grado di consentire agli utenti di giocare con i movimenti del proprio corpo, che possono cambiare qualcosa di sostanziale. Rift Oculus, che mira ad offrire un'esperienza coinvolgente senza precedenti, convince le stelle dei videogiochi. Gli elogi del top-name sviluppatori di videogame la descrivono come “un'esperienza di gioco con un livello d’immersione come nient'altro al mondo”. Lo sviluppatore John Carmack che ha creato Doom e Quake, sostiene che è "il miglior demo VR che probabilmente il mondo abbia mai visto", e Abrash Valve, uno dei più accesi fautori di questa nuova tecnologia, non esita a confrontare la transizione della realtà virtuale alla rivoluzione dello smartphone. Nel video sotto, Palmer Luckey, fondatore e designer di Oculus spiega il suo progetto.

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