7.8.11

Progetto Octopus, il robot ispirato al polpo

Il futuro dei robot non sembra più essere quello dei robot antropomorfi attuali, senza flessibilità e con uno scheletro rigido. La nuova generazione di robot dovrà possedere peculiarità fisiche, capaci di adattarsi ad ambienti difficili e ostili. Il progetto Octopus si presenta in questa ottica. Anche se per adesso, è stato presentato solo un prototipo di tentacolo robotico di circa 17 cm di lunghezza (vedi video sotto), il progetto definitivo prevede un polpo robotico completo di corpo con otto tentacoli. Octopus è una vera sfida per i ricercatori, per la difficoltà di controllare un dispositivo che ha così tanti diversi gradi di libertà! Il polpo è considerato uno degli invertebrati più intelligenti, in parte perché il suo sistema nervoso è simile a quello umano. "Quello che vogliamo copiare non è solo la morbidezza, ma è l’essere morbido e avere la capacità di controllare la rigidità", spiega Cecilia Laschi, professore associato di biorobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, che coordina il progetto Octopus, finanziato dalla comunità europea. Il compito? Progettare un robot-piovra, che potrebbe essere utilizzato per una vasta gamma d’applicazioni come la ricerca subacquea, operazioni di salvataggio e d’esplorazione. La particolare struttura muscolare dei tentacoli del polpo si trova solo, in natura, nella proboscide dell’elefante che grazie ai suoi cento mille muscoli, può afferrare e trasportare carichi fino a 300 kg senza articolazioni! Futurix aveva già pubblicato sull’argomento Bionic Handling Assistant, la proboscide bionica.

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