3.12.21

Verso la nano miniaturizzazione

Immaginate una macchina fotografica, grande quanto un granello di sale, spessa 0,5 mm, e 500.000 volte più piccola di una fotocamera convenzionale. È l’impressionante prodigio ideato dai ricercatori della Princeton e Washington University, con affascinanti applicazioni di nanomedicina, come il monitoraggio del corpo umano con l’endoscopia, e lo sviluppo di nanorobot. L’avvento delle nanotecnologie? 

Il sistema sfrutta una combinazione di tecnologia ottica piatta con nanomateriali e intelligenza artificiale per produrre immagini ad alta risoluzione.La tecnologia Neural Nano-Optics funziona grazie a una metasuperficie, un materiale costellato da 1,6 milioni di perni cilindrici spessi quanto una particella del virus dell'HIV, e può essere prodotto in modo molto simile a un chip per computer. Ogni perno funziona come antenna ottica, in grado di catturare tutta la luce. 

Con l'aiuto di algoritmi basati sull'apprendimento automatico, le interazioni con la luce si combinano per produrre immagini di altissima qualità e il più ampio campo visivo. il sistema potrebbe consentire l'endoscopia minimamente invasiva con robot medici per diagnosticare e curare malattie, e migliorare l’imaging per altri robot. 

Felix Heide della Princeton University coautore della ricerca, prevede anche di utilizzare imager ultracompatti per creare superfici come sensori. “Potremmo trasformare singole superfici in fotocamere ad altissima risoluzione, quindi non avresti più bisogno di tre fotocamere sul retro del telefono, ma l'intero faccia del telefono diventerebbe un'unica fotocamera gigante. Possiamo pensare a modi completamente diversi per costruire dispositivi in futuro" aggiunge Heide.

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