24.12.16

Lumentile, arriva la carta da parati digitale

Immaginate di modificare all’istante l’aspetto del vostro salotto con un gesto della mano, o dal vostro smartphone. L’avete sognato? I ricercatori dell’Università di Pavia, l’hanno ideato. Ecco il progetto Lumentile che unisce la semplicità di una piastrella di ceramica, con la sofisticata tecnologia fotonica: un’innovazione dirompente con la creazione di un’interazione senza precedenti. Addio carta da parati e imbiancature! Basterà un tocco per cambiare colore, aspetto, o stato d'animo di qualsiasi stanza, e non solo. Le applicazioni? Infinite! 
I muri non parlano ancora, ma potranno in un futuro previsto all’orizzonte 2020, adattarsi ed evolversi ai vostri gusti. Un cambio radicale di interagire non solo con la propria casa, ma anche con edifici e spazi pubblici. Ogni piastrella si comporta come un singolo pixel, di un enorme schermo (foto) per visualizzare qualsiasi tipo di immagine. In architettura gli edifici potrebbero persino mimetizzarsi come il camaleonte nella natura circostante. I pavimenti intelligenti potrebbero essere utilizzati come luce guida negli ospedali, aeroporti e qualsiasi luogo pubblico. Lumentile colma il divario tra un semplice elemento di costruzione, e un elemento di superficie luminosa che sfrutta la tecnologia fotonica. 
Delle funzioni aggiuntive potranno essere incorporate, grazie a diversi sensori integrati, come ad esempio la rilevazione di persone che camminano sui pavimenti, o persino di persone anziane da sole che cadono in casa. Lumentile ha una base di ceramica tradizionale, che supporta uno strato di composti elettronici organici (Oled) ricoperti da uno spessore di vetro o metacrilato. Ciascuna piastrella dispone di una propria alimentazione. “Lumentile consentirebbe a un edificio di fondersi completamente con l'ambiente circostante, e quindi di scomparire", spiega il professor Guido Giuliani dell'Università degli Studi di Pavia, coordinatore del progetto. 
Il progetto Lumentile ancora in fase di sperimentazione, è finanziato dalla Comunità Europea, con oltre 2.4 milioni di euro nell'ambito del Programma Horizon 2020, tramite il Photonics Public Private Partnership, e ha numerosi partner europei provenienti da Finlandia, Svizzera e Spagna.

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