16.6.16

Shima, normali occhiali da vista con realtà aumentata

Si presentano come normali occhiali senza richiamare l’attenzione, mirando così a diventare gli eredi dei Google Glass, che devono il loro insuccesso solo alla mancanza di discrezione, e al timore di passare per un esibizionista. Ecco la collezione Shima d’occhiali di realtà aumentata, della californiana Laforge Optical, che vantano una tecnologia totalmente invisibile e rappresentano l’evoluzione della specie. La tecnologia migliore è sempre quella che non si vede! 
Collegato allo smartphone tramite bluetooth, il sistema ottico è in grado di inviare le immagini direttamente alla retina. Gli occhiali indicheranno la strada da seguire, per arrivare a destinazione in città che non conoscete, e persino al volante sull’autostrada: un autentico navigatore satellitare nel vostro campo visivo, che indica i metri percorsi in bici, e non solo. Potranno essere visualizzati gli aggiornamenti meteo, le calorie consumate durante l’allenamento, e le notifiche dai social network, per i più accaniti. 
Gli occhiali Shima percepiscono se si cammina, si corre o si guida, con modalità Drive, Normal e Active. Oltre alla perfetta ergonomia: basta strisciare ad esempio il dito sulla stanghetta, per modificare le opzioni, l’estetica degli occhiali deriva da una produzione italiana. La collezione si compone ora di quattro modelli. L'idea alla base è di permettere ai tossicodipendenti dello smartphone, di alzare lo sguardo mentre camminano. “Abbiamo voluto confondere la linea di demarcazione tra la vita virtuale e la vita reale” spiega Corey Mack, fondatore e Ceo di Laforge Optical. Una rivoluzione disponibile a fine anno, che si può già preordinare a partire da 590 dollari, anche con lenti correttive.

1 commento:

ett ha detto...

Vedo sempre più spesso le idee riporposte, replicate, in qualche caso migliorate. Idee accantonate ritornano, grazie a qualche nuova possibilità, data dalla evoluzione della tecnologia. Gli occhiali interattivi sono cambiati, più pratici e discreti di come google li aveva presentati. Come è successo con iPad, dopo vari tentativi di rendere pratici i tablet, che già esistevano, imperfetti, incompleti.
Gli innovatori sono importanti, i miglioratoti indispensabili e decisivi.