6.2.16

Fontus trasforma l'aria in acqua potabile

783 milioni di persone non hanno accesso all’acqua potabile. Un’invenzione molto utile per i paesi in via di sviluppo, dove scarseggia l’acqua, ma anche per le escursioni in montagne, in foresta, e che può salvarti la vita nel deserto. "E’ sempre presente una certa percentuale d’umidità nell'aria, non importa dove siete, anche nel deserto." spiega l’inventore Kristofer Retezár, giovane designer viennese fondatore dell’innovativa startup. 
Fontus, dal nome del dio romano di sorgenti e pozzi, ha sviluppato un paio di bottiglie che si auto-riempiono, condensando l'umidità contenuta nell'aria in acqua potabile: Ryde, da fissare sulla bici, ed Airo da portare sullo zaino, per gli escursionisti. L'acqua raccolta dal cielo è stata praticata per più di 2000 anni, in certe culture d’Asia e d’America centrale. 
Il dispositivo che trasforma l'aria in acqua pedalando, è costituito da un pannello solare, una camera di condensazione foderato con superfici idrofobiche che fanno scivolare le gocce d’acqua. All’interno un sistema termoelettrico di alette di raffreddamento: l’effetto Peltier. Il filtro all’ingresso dell’aria calda e umida trattiene polvere, sporcizia e insetti, nell’attesa del futuro filtro a carbone, per migliorare la qualità dell’aria. Fontus è la prima applicazione mondiale di questa tecnologia. Dopo più di 30 esperimenti, Retezár ha raggiunto il risultato di una goccia d’acqua erogata ogni minuto, ossia mezzo litro in un’ora, in buone condizioni, con un tasso d’umidità superiore al 50%. 
Nella bottiglia Airo invece, il rivestimento esterno della bottiglia si srotola, e funge da pannello solare che alimenta un mini ventilatore per creare il flusso d'aria, e una serie di piccole alette di raffreddamento, che condensano l’acqua presente nell’aria. E’ lo stesso processo che accade quando le gocce d'acqua, si formano sulla parte esterna di una lattina, che si ritira dal frigorifero. Il progetto finalista del James Dyson Award del 2014, nell’attesa del brevetto, è pronto ormai al lancio con una campagna di crowdfunding a marzo. Da vedere sotto l’esaustivo video dimostrativo HD. 

1 commento:

ett ha detto...

La vedo sempre su una bici, in realtà mi sembra una invenzione molto utile per le persone che fanno altro dal pedalare, nei deserti e nelle zone con acque pericolosamente inquinate.