17.6.15

Project Soli, è tra le nostre dita il futuro dell’interazione


Immaginate di interagire a distanza col vostro smartwatch o di regolare l’audio della radio, strofinando le dita. Ecco Project Soli di Google, un’innovativa tecnologia di controllo virtuale, uscita da un film di fantascienza, che prefigura il futuro dell’interfaccia con micromovimenti delle dita. Sfiorare l’indice sopra un display touchscreen potrebbe presto diventare obsoleto, come comporre oggi il numero su un vecchio telefono a disco. I dispositivi indossabili si presentano con display sempre più piccoli, e quindi più difficilmente fruibili con la tecnologia touchscreen. 
“Nel quotidiano usiamo in continuazione le mani per comunicare, e dovremmo essere in grado di usarle anche per interagire con la tecnologia. La nostra soluzione non prevede di sbracciarsi come dei matti davanti al Kinect.” spiega Ivan Poupyrev, fondatore di Project Soli, nel laboratorio di ricerca ATAP di Google. La soluzione proposta è l’utilizzo di un microchip radar. “Il radar ha una proprietà che nessun’altra tecnologia ha. Può funzionare attraverso i materiali, ed è estremamente preciso e veloce, rispetto alle telecamere di altri sistemi”, aggiunge Poupyrev, “Il radar è utilizzato per monitorare grandi oggetti: automobili, aerei e satelliti. Noi lo utilizziamo per monitorare i micromovimenti, trasformandolo in un sensore di gesti.” 
Questa tecnologia radar individua i movimenti delle dita, con una precisione impressionante, dell’ordine del millimetro, con una frequenza d’aggiornamento di 10 mila fotogrammi al secondo. Sono stati elaborati alcuni archetipi di controllo, come la manopola del volume e il cursore, sfiorando due dita, e il pulsante, che si digita pizzicando il pollice e l'indice (foto), creando così un vocabolario di microgesti, che gli algoritmi di Google possono autoimparare e interpretare, riconoscendo persino il proprietario. 
Soli potrebbe anche svolgere un ruolo importante nella realtà virtuale e aumentata, fornendo un’interazione intuitiva, con gli oggetti digitali incontrati nei mondi virtuali. Questa nuova tecnologia ergonomia e intuitiva, dovrebbe rivoluzionare la nostra interazione quotidiana. Dopo soli 10 mesi di sviluppo, il dispositivo, è stato ridotto dalle dimensioni di una console di gioco, a un microchip più piccolo dell’unghia (foto). Da vedere i due video HD illustrativi sotto.

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