15.1.15

La realtà aumentata di Google Translate


Immaginate di trovarvi di fronte al menu di un ristorante russo, o in una stazione, nella totale incapacità di decifrare il significato! L’incubo sta per finire. Il colosso di Mountain View ha annunciato ieri, la nuova versione della sua applicazione gratuita Google Translate per iOS e Android, che include Word Lens, startup fondata da Otavio Good, acquisita l'anno scorso, e il traduttore vocale in tempo reale: una modalità di conversazione, che utilizza il riconoscimento vocale e la potenza del cloud Internet, per tradurre una chiacchierata tra persone che parlano lingue diverse (video sotto), visualizzati anche in forma scritta sul display dello smartphone. Un mondo senza barriere linguistiche? Un passo avanti verso il traduttore universale? “Oltre 500 milioni di persone utilizzano Google Translate ogni mese, per un totale di oltre un miliardo di testi tradotti al giorno” spiega Google. 
Word Lens in Google Translate opera in tempo reale senza connessione a Internet, evitando spese di roaming inutili. Basta puntare lo smartphone verso qualsiasi testo: menu, cartelli, segnali stradali, informazioni, pubblicità.. Grazie alla realtà aumentata, solo il testo dell’immagine inquadrata è tradotto all’istante nella lingua desiderata, mantenendo la stessa tipografia e colori. La Gif animata riassume bene la semplicità d’uso. In modalità conversazione, invece, è sufficiente toccare l microfono dell’app una sola volta, per iniziare a parlare, Translate riconosce automaticamente la lingua e traduce vocalmente nell’altra lingua, in tempo reale, appena terminata la frase (video sotto). "Siamo più vicini a trasformare il telefono in un traduttore universale, e a un mondo in cui la lingua non è più un ostacolo” ha detto Barak Turovsky, responsabile di Google Translate. Per il momento l’app è disponibile solamente da, e verso l’inglese, con francese, tedesco, italiano, portoghese, russo e spagnolo, e si può già scaricare dall’App Store.

1 commento:

ett ha detto...

sono spiazzato. La mia bimba voleva usare traslate per la scuola. Come fanno le compagne.
Devo ricominciare ad imparare a memoria i numeri di telefono.