17.1.15

Dolfi, la prima lavatrice tascabile a ultrasuoni


Ha l’aspetto e la dimensione di una saponetta, ma trasforma qualsiasi lavandino, in viaggio o a casa, in una lavatrice virtuale, in grado di pulire, anche senza detersivo, gli indumenti in mezz’ora. Finalmente un mouse per lavare i panni! Arriva il bucato high-tech? Dolfi è il dispositivo di lavaggio più piccolo e più soft al mondo! Il concept è rivoluzionario, perché utilizza la tecnologia degli ultrasuoni, tradizionalmente usata per pulire gioielli, occhiali, orologi, strumenti odontoiatrici e chirurgici, efficace anche per disintegrare le cellule biologiche in laboratorio, ma è inedita in ambiente domestico. Le onde sonore ultrasoniche, modulate dal trasduttore, affrontano lo sporco e i batteri, fino al livello microscopico, lasciando i vestiti freschi, puliti, e soprattutto, non danneggiati. 
Il nome Dolfi è un omaggio al delfino, uno degli animali più intelligenti del nostro pianeta, che utilizza gli ultrasuoni per orientarsi, grazie al suo doppio sonar. "L'idea di Dolfi mi è venuta dopo alcune esperienze terribili con le lavanderie durante i miei lunghi viaggi” spiega Lena Solis, fondatrice della startup Dolfi. L’innovativa tecnologia è stata sviluppata da MPI Ultrasonics, un laboratorio d’ingegneria svizzero, con 25 anni d’esperienza, mentre il design è di André Fangueiro dello Studio Lata. Questo dispositivo compatto ma potente, consuma 80 % d’energia in meno, di una lavatrice convenzionale, senza contare il risparmio d’acqua: il pianeta ringrazia! Dolfi, che può essere utilizzato anche sui tessuti delicati come la seta e il cashmere, probabilmente non sostituirà la tradizionale lavatrice, ma cambierà la nostra esperienza di lavaggio. Si può preordinare ora su IndieGoGo per 89 dollari.

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