22.6.14

oPhone, messaggi aromatici e mail profumati

Arrivano i messaggi olfattivi, un altro importante tassello nella comunicazione con gli altri, ricchi di nuovi stimoli sensoriali, quando le parole e le immagini non bastano più. L’affascinante progetto di oPhone è stato ideato da David Edwards, ricercatore e professore di Ingegneria Biomedica presso l'Università di Harvard, e Ceo della startup Vapor Comunications, in collaborazione con Le Laboratoire di Parigi, un laboratorio sperimentale di design ai confini della scienza, fondato dallo stesso Edwards, il folle scienziato che ha inventato tra l’altro, il packaging alimentare commestibile, pubblicato da Futurix nel 2012: WikiCells, mangeremo gli imballaggi? “La semplice evocazione di un aroma non basta a riprodurre l’emozione della percezione. Biologicamente, gli odori ci colpiscono molto più intensamente delle parole, immagini o suoni” spiega Edwards, “La parola croissant attira la mia attenzione, ma sentirne l’aroma mi fa venire l’appetito: oPhone introduce un nuovo tipo d’esperienza sensoriale”. 
Per la prima volta è stato inviato il 17 giugno scorso, durante una chat via Skype, il primo messaggio olfattivo transatlantico: champagne e macaron (amaretti), tra Le Laboratoire di Parigi e David Edwards al Museo Americano di Storia Naturale di New York (foto). L’oPhone che deve essere in possesso sia del mittente che del destinatario, è in grado di inviare fragranze e aromi come fossero messaggi di testo. Il rivoluzionario dispositivo si basa su una tavolozza di 32 aromi di base, inseriti in una serie di otto cartucce, chiamate oChip (foto), che possono essere mixati via l’App oSnat da scaricare gratis dall’App Store sull’iPhone, per comporre fino a 300 mila fragranze diverse. Il messaggio olfattivo oNote, composto da una foto con didascalia, suono, e il relativo profumo o aroma allegato, potrà essere inviato tramite e-mail, chat, twitter o Facebook. Il modello oPhone Duo è composto di due cilindri (foto) per riprodurre due aromi distinti (caffé e croissant). Gli odori devono essere però composti in modo creativo dall’utente, come la pennellata di un quadro. 
A quando invece il registratore di odori e di aromi? In grado di memorizzarli con precisione, e restituirli su richiesta. Immaginate di sentire gli aromi di un piatto al ristorante, prima di scegliere il vostro menu! Immaginate di mandare l’odore del metro di Parigi, o l’aroma della baguette appena sfornata, ai vostri amici nostalgici della capitale: gli odori possono ravvivare le emozioni. Sappiamo quanto sia forte il legame fra olfatto e memoria. Proust racconta in dettaglio nel suo libro A la recherche du temps perdu come gli aromi di una madeleine che mangia, fanno risorgere potenti ricordi e scene della sua infanzia. L’espressione La madeleine di Proust, richiama un atto che porta in se una carica emozionale, capace di ricordare il nostro passato. Benché si reputi l'olfatto capace di discriminare circa 10.000 odori diversi, questo nostro senso è considerato il meno sviluppato. L’olfatto questo grande dimenticato, infatti, è molto più ricco del gusto (amaro, aspro, dolce, salato). Nella visione futura di Edwards spunta l’oBook, immaginato 17 anni fa. Un libro digitale dove sarà possibile seguire la trama della storia anche attraverso spunti olfattivi: un’esperienza coinvolgente. Vapor Communications, startup fondata da Edwards, ha avviato una campagna di crowdfunding su IndieGogo, dove è possibile prenotare l’oPhone Duo al prezzo di lancio di 149 dollari. 

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