22.5.14

Verso l’immortalità?


“La lotta contro la morte sarà il più grosso mercato del 21° secolo” afferma Laurent Alexandre, chirurgo urologo di formazione, specialista delle tecnologie del futuro, e autore del saggio “La mort de la mort” (La morte della morte). Fu uno dei primi ad osservare che Google, nella sua strategia futura, aveva l’ambizione di sviluppare l’intelligenza artificiale, e di far indietreggiare la morte. Grazie alle tecnologie NBIC: N per nanotecnologia, B per biotecnologia, I per informatica e C per Cognitivo, ovvero le scienze del cervello e l’intelligenza artificiale, sarà possibile lottare contro la morte, la vecchiaia e la malattia. “Grazie a queste tecnologie NBIC, la fantascienza di ieri diventerà medicina reale” sostiene Laurent Alexandre. Sarà possibile modificare il DNA, riparare le nostre cellule, creare organi artificiali. Tutto questo sarà possibile grazie a una colossale potenza informatica esponenziale. 

Oggi è possibile sequenziare un intero genoma umano in soli 4 ore, per un costo inferiore a 100 dollari, prossimamente: “un tsunami tecnologico” dice Alexandre. “La speranza di vita è già triplicata, passando da 25 anni nel 1750 a più di 80 anni. Oggi la nostra aspettativa di vita aumenta di tre mesi ogni anno, cioè significa che quando invecchiamo di un anno, ci avviciniamo alla nostra morte di soli nove mesi”. Da vedere assolutamente il suo brillante intervento a TED Paris sotto, con sottotitoli italiani, dove conclude dicendo “Sono convinto che alcuni di voi qui presenti vivranno mille anni.” Tutto merito della formidabile avanzata della scienza e della biotecnologia. In ogni caso, rimane intatto il mistero della vita e della morte.

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