23.9.13

Structure Sensor trasforma l’iPad in uno scanner 3D

Arriva la fantascienza! Immaginate di scannerizzare in 3D un’intera stanza, la testa di una persona da stampare in seguito, o di giocare con un gattino virtuale in realtà aumentata, sul tappeto di casa, tutto con il vostro iPad. Ecco Structure Sensor, il primo scanner 3D portatile al mondo progettato per il settore mobile: una rivoluzione che sta spopolando sul sito di Kickstarter, con lancio previsto per febbraio del 2014. Con l'esplosione delle stampanti 3D domestiche, non c’è dubbio che la scansione 3D diventa la prossima frontiera. A differenza di altri dispositivi pensati per computer e console, come Kinect di Microsoft, che ha si la capacità di mappare il mondo in 3D, però non è stato concepito come uno scanner 3D, ma come un accessorio di gioco, questa innovazione della startup statunitense Occipital, è pensata per il mondo mobile, offrendo dimensioni molto ridotte ma grandi prestazioni: una videocamera con sensore di profondità 3D, proiettore doppio Led a raggi infrarossi, che oltre a catturare l’ambiente circostante in 3D, permette anche la scansione persino al buio. Facile da usare, è possibile scannerizzare dall’oggetto piccolo da una distanza di 40 cm fino a mappare un’intera stanza entro una distanza di 3,5 metri.
Structure Sensor consente così all'utente di catturare la scena 3D di una stanza, compresi mobili, sculture, oggetti e persone (foto). "Non stiamo in realtà solo costruendo un dispositivo, stiamo costruendo una piattaforma, con numerosi potenziali casi d’utilizzo", spiega Jeff Powers Ceo e cofondatore di Occipital. Le future applicazioni professionali sono infatti infinite, da quelle per designer, architetti, ingegneri, geometri, arredatori. Una delle prime App realizzate consente di mappare un’intera stanza con le sue dimensioni (foto), e mandare la vista 3D via smartphone. Si riduce la frontiera che separa gli utenti inesperti in modellazione tridimensionale, dalla stampa 3D, con la possibilità di riprodurre qualsiasi oggetto del desiderio, senza conoscenze tecniche specifiche. Naturalmente, come si può immaginare, questa emozionante nuova possibilità potrebbe anche aprire un'altra scatola di Pandora, di violazione del copyright e della privacy. Provate a immaginare le persone che fanno la stessa cosa di prima, ma ora in 3D, per lo più replicabili con la stampa tridimensionale!

1 commento:

ett ha detto...

Immaginarle si riesce, quello che più mi sorprende è come (solo nei luoghi giusti, però) queste idee si concretizzano.