14.9.13

Phonebloks, lo smartphone su misura

Immaginate di configurare il vostro smartphone e personalizzarlo secondo le vostre esigenze, come assemblare un Lego. Immaginate di aggiornarlo con gli ultimi componenti hardware in modo semplice, come aggiornate il software! Immaginate di poter sostituire un componente guasto. E’ quello che propone l’avveniristico concept del designer olandese Dave Hakkens, che si sta propagando in rete come un virus. “Il futuro del mobile è l’uomo” secondo l’antropologa Genevieve Bell, e “Le future evoluzioni del settore mobile saranno plasmate in base alle esigenze e ai desideri degli esseri umani”. Il concept Phonebloks rientra alla perfezione in questa prospettiva. I dispositivi elettronici non sono progettati per durare (obsolescenza programmata), e così ogni giorno ne buttiamo a milioni, perché diventano obsoleti o un solo componente è guasto, alimentando il flusso dei rifiuti in più rapida crescita del mondo, incrementato proprio dai telefoni cellulari, che escono con nuovi modelli ad un ritmo infernale. Nel 2012 sono stati venduti nel mondo ben 720 milioni di smartphone. E’ evidente che ognuno di noi vorrebbe uno smartphone su misura, ma a differenza dei computer i telefonini non sono mai stati progettati nell’ottica della possibile sostituzione, per guasto o aggiornamenti dei componenti. Una delle cose più fastidiose di alcuni smartphone, è che non hanno batterie rimovibili, o non è possibile aggiornare la memoria, per non parlare della rottura del display!
Il concept modulare di phonebloks risolve questi problemi. Tutte le funzioni, come ad esempio la memoria, la fotocamera, il display, sono separati in blocchi ben distinti, e facilmente sostituibili, proprio come i mattoncini Lego. Dave ha persino pensato a un Bloktstore, l’App Store dei mattoncini (foto). Phonebloks è costituito da tre strati. Il primo è occupato dal display, in mezzo la scheda madre col circuito stampato, e tanti punti di connessione (la base), e il terzo sul retro composto da vari moduli (fotocamera, Wi-Fi, processore, batteria..), da inserire sulla base. Cade il telefono e il display va in frantumi? Basterà ordinarne un altro, magari aggiornandolo alla versione Full HD. Ti piacciono le foto? Potrai potenziare la fotocamera. Parti in viaggio? potrai aumentare l’autonomia della batteria. Potrai scegliere i moduli che vuoi, sostenere i marchi preferiti, o anche sviluppare i propri moduli su una piattaforma open source. A differenza del design modaiolo di oggi basato sulla sola apparenza, questo splendido concept è un autentico progetto di design, che salva l’ambiente e il nostro portafoglio. Purtroppo questa bellissima filosofia produttiva, che si pone come nuovo modello di sviluppo, ma si scontra con un’economia consumistica fondata sul rinnovamento dell’acquisto, può apparire utopistica! Cosa ne pensano i vari Apple, Samsung e altri grandi produttori del settore?

1 commento:

ett ha detto...

Il concetto è chiaro e condivisibile, ma parla di hardware quando, in realtà, il software allunga veramente la vita dei prodotti elettronici, sfruttando i dispositivi installati in vario modo.
Il designer non s'è dato molto tempo per pensare il prodotto. Con quegli spigoli deve progettare anche pantaloni che non vengono distrutti da quegli spigoli. Se poi ti casca il telefono cambi il mattoncino che ti si è rotto.