3.9.13

L’architettura organica del Qatar National Convention Center

Sorprendente architettura organica per il più grande centro congressi di tutto il Medio Oriente, a Doha nel Qatar, progettato dal famoso architetto giapponese Arata Isozaki, autore di uno dei tre grattacieli della futura Milano City Life, assieme a Daniel Libeskind e Zaha Hadid. L'edificio è stato progettato per fare riferimento al Sidrat al-Muntaha, un albero sacro islamico che simboleggia la fine del settimo cielo. Il suo design iconico è fortemente caratterizzato dal Sidra Tree nella spettacolare facciata. Una coppia di colonne d’acciaio tentacolare crea l'illusione di due alberi, che sostengono il tetto sporgente dell'edificio, a protezione della piazza pubblica di fronte all’ingresso. “L'albero è un faro di apprendimento e di conforto nel deserto, e un rifugio per poeti e studiosi che si sono riuniti sotto i suoi rami per condividere la conoscenza" spiega Isozaki.
Il Quatar National Convention Center è stato progettato per funzionare in modo efficiente ed ecosostenibile, con 3.700 metri quadrati di pannelli solari, e innovazioni come la conservazione dell'acqua e gli infissi ad alta efficienza energetica. La struttura è dotata di tecnologie all’avanguardia, come la possibilità di abbassare i soffitti, o i pannelli sonori orientabili che seguono lo speaker, per la massima qualità audio, il tutto caratterizzato da un lusso estremo. Il centro è in grado di ospitare fino a 7000 persone nelle sue tre sale principali. 40.000 m² di superficie espositiva, sala conferenze da 4.000 posti, un auditorum, un teatro da 2.300 posti e 57 sale riunioni flessibili: sono solo alcuni dei numeri da record.

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