19.3.13

Dal Wi-Fi al Li-Fi, Internet con la luce

Immaginate di connettervi a Internet sotto la lampada del salotto di casa, sotto il lampione in strada, o in autostrada grazie all’illuminazione. Immaginate di utilizzare i fari della vostra auto per trasmettere dei dati. Il rivoluzionario progetto wireless Li-Fi (Light Fidelity), scoperto dal professore Harald Haas dell’Università di Edimburgo (foto), ci prospetta un futuro luminoso per Internet. Consente di trasformare qualsiasi lampada Led in un hotspot per la trasmissione dati dalla Rete. In città, ogni lampione, ogni insegna, ogni punto luminoso diventerà così un punto d’accesso alla Rete: fine dei problemi di copertura nelle città, con l’onnipresenza dei punti d’accesso a Internet.
Il segreto del Li-Fi? Semplicemente un codice morse ottico a grandissima velocità: la luce emette un segnale intermittente, un milione di volte al secondo, ovviamente non percettibile all’occhio. In sostanza la luce diventa un trasmettitore d’informazioni in linguaggio binario (1=acceso, 0=spento). Un sensore fotoelettrico riesce a quantificarle e a convertirle in sequenze di bit. Più economico del Wi-Fi in quanto è combinato con la funzione d’illuminazione, più ecologico delle onde elettromagnetiche perché non portatore di eventuali danni alla salute, più veloce e sicuro, in quanto non passa attraverso i muri, il Li-Fi è promesso a un brillante futuro. 
Un’idea luminosa che consentirà connessioni Internet alla velocità della luce? “Per adesso è 10 volte più veloce del Wi-Fi, ma in futuro la velocità potrebbe arrivare a un gigabit al secondo” spiega il professor Hass. Sarà ad esempio il benvenuto, negli aerei dove non interferisce con la strumentazione di bordo, negli ospedali perché non danneggia la salute dei malati, o sott’acqua, dove la connessione Wi-Fi non funziona affatto.

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