19.11.12

New National Stadium Japan, il futuristico progetto vincente di Zaha Hadid

Alla fine ha vinto ancora lei, Zaha Hadid, l’archistar d’origine irachena, con studio a Londra, prevalendo sulla concorrenza di 45 studi d’architettura, nel concorso internazionale per il nuovo Stadio Nazionale del Giappone a Tokyo. Sostituirà l’attuale impianto del 1964 costruito per le Olimpiadi di Tokyo, e il suo completamento è previsto per il 2018, in tempo per la Rugby World Cup 2019. Se il Giappone dovesse essere selezionato, potrebbe ospitare anche i Giochi Olimpici del 2020, e sarà anche offerto per la futura Coppa del Mondo di calcio. La struttura da 80 mila posti, che avrà una predominante vocazione sportiva, sarà anche in grado di trasformarsi in luogo di concerti (foto) e altri eventi culturali e artistici. La proposta di Zaha Hadid di grande impatto visivo ed emotivo, mai visto ancora in uno stadio, si presenta con un design futuristico, innovativo e fluido, che esprime un senso di dinamismo adatto alle attività sportive. Le linee eleganti della struttura sono simili all'elmetto allungato di un ciclista. Lo stadio avrà una copertura retraibile, che consentirà di creare possibili effetti spaziali articolati. Si presenta inoltre come un edificio verde che sfrutta sistemi d’illuminazione naturale, sistemi di ventilazione passiva, e produzione di energia fotovoltaica. Questo stadio è destinato a diventare l’opera più costosa del mondo, con un budget iniziale di 1,62 miliardi di dollari.

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