4.6.12

FashionLab, la moda si virtualizza

Dassault Systèmes ha lanciato FashionLab, una piattaforma tecnologica dedicata a stilisti e industrie, che rivoluziona il processo di fare moda. L’obiettivo? Integrare potenti strumenti creativi di modellazione e simulazione 3D, nonché di collaborazione, necessari per realizzare un’intera collezione. Dassault Systèmes è la nota software house francese, leader mondiale di applicazioni Cad/Cam 3D come Catia, che hanno contribuito nei primi anni ottanta, a sviluppare il Mirage, l'aereo da caccia di Dassault Aviation. “Si tratta, in fondo, di progettare i vestiti come già progettiamo gli aerei” dicono gli ingegneri. Nella realtà però è ben più complesso. Gli stilisti sanno benissimo quanto tempo e fatica, costa mettere in piedi una collezione. La fase creativa del sistema moda richiede notevoli sforzi in termini organizzativi. Per intraprendere questo percorso insidioso, FashionLab si è avvallato della collaborazione di tre stilisti pionieri: Jonathan Riss, François Quentin e Julien Fournié, della haute couture (vedi immagini sue creazioni).
FashionLab aiuterà gli stilisti a immaginare il mondo della moda di domani, lavorando meglio e più velocemente, abbattendo i costi, abbattendo barriere e distanze, e mettendosi in contatto con il cliente finale, prima ancora della produzione del modello, integrando persino il processo, con il concetto di community sui social network. Questa nuova generazione di applicativi puntano a semplificare la vita degli stilisti, in ogni fase del processo creativo: dalla realizzazione di uno schizzo alla simulazione dei tessuti, fino alla visualizzazione del prototipo, o meglio, "avatar". “FashionLab mette le esperienze 3D a disposizione del mondo della moda e della sua creatività, con un approccio completamente nuovo, contribuendo alla nascita di una nuova generazione di stilisti” commenta Jérôme Bergeret, direttore di FashionLab, Dassault Systèmes, anticipando che “presto sarà lanciata anche lo showroom virtuale."
Un giorno non lontano, lo stilista potrà decidere di creare la sua collezione, schizzando con uno stilo su un tablet, che convertirà il bozzetto in un modello 3D. Grazie alla realtà aumentata, lo stesso stilista potrà plasmare con le proprie mani, la vestibilità delle sue creazioni su un manichino virtuale, e scegliere tessuti e colori sfiorando un touchscreen. FashionLab apre scenari finora impensabili, con la prospettiva, dulcis in fondo, della sfilata con modelle virtuali, avatar, magari mescolati a quelli veri, impossibili da distinguere gli uni dagli altri. Se a questo aggiungiamo lo sviluppo in atto, dei tessuti intelligenti, possiamo dire che la moda, tradizionalmente refrattaria alla tecnologia, ha iniziato la sua rivoluzione: era ora!

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