1.4.12

Il design dei treni

Ecco i primi due premi del concorso di design internazionale Bombardier YouRail. Ecco due stupendi progetti di design autentico, che non hanno niente a che vedere col design modaiolo, che si appresta a festeggiare il suo rito annuale alla prossima Milan Design Week.

Bombardier journey, cuccette rivoluzionate
Chi ha già viaggiato in cuccette apprezzerà il progetto del primo premio, opera del designer russo Slava Saakyan, concepito per rendere piacevole un lungo viaggio. Invece dello schema tradizionale, le cuccette sono disposte lungo la fiancata della carrozza, per meta a sinistra e per l’altra a destra, rompendo così la monotonia. Lo stesso discorso vale per i tavolini e le poltroncine dello spazio di convivenza, che possono anche essere spostati lungo la parete vetrata per dare ai passeggeri una maggiore flessibilità nella sua organizzazione. Le ampie finestre consentono di godersi il paesaggio e offrono un’importante luce naturale. La parete avvolgibile separa la zona notte con privacy dallo spazio pubblico. Nelle cuccette non mancano display Lcd con Tv e chiavetta Usb, telecomando, aria condizionata regolabile, impianto d’illuminazione e radio. Due bagni e due cabine doccia si trovano all’estremità della carrozza, così come un distributore di bibite e snack. Insomma, una nuova esperienza di viaggio futuristico ed estetizzante.

Yoyo, il treno flessibile
L’innovativo concept di Chris Precht, cha ha vinto il secondo premio, suggerisce una nuova e provocatoria soluzione. “Yoyo è tutto flessibilità, pensiero flessibile, agire flessibile, essere flessibile” spiega il designer. L'interno dei treni è statico ma le esigenze dei viaggiatori cambiano continuamente, dalla sedia a rotelle, alla bici, ai bagagli ingombranti, o più semplicemente alla sensazione spiacevole di mancanza di spazio. Il cuore del concept sono i sedili a scomparsa che possono ritirarsi fino al soffitto quando non servono, generando maggior spazio sul pavimento: Una volta tirato giù, il sedile si dispiega prendendo a fine corsa la sua forma definitiva. Lo strato esterno elasticizzato dei sedili si adatta alle diverse corporature. Insomma, un giusto equilibrio tra comfort e funzionalità. Uno spazio interno evolutivo, in cui la densità dipende solo dal numero dei viaggiatori.

1 commento:

ett ha detto...

Quando il "designer" è a capo di un team di "progettisti".