12.3.12

Startram, un treno Maglev per andare in orbita

I razzi utilizzati per mandare in orbita veicoli spaziali, è il metodo meno adatto e più costoso, perché al decollo, la maggior parte del peso è costituito dal propellente. Il costo attuale per mandare un chilogrammo in orbita terrestre è di circa 10 mila dollari, mentre per un lancio con equipaggio il prezzo sale a 100 mila dollari per chilogrammo di passeggero. Stiamo usando i razzi perché non si dispone ancora di un ascensore spaziale! La soluzione alternativa? Il Progetto di lancio Startram proposto da Gorge Maise e James Powell, inventore con Gordon Danby, del treno a levitazione magnetica Maglev, utilizzati in Cina e in Giappone, si basa appunto su questa tecnologia esistente del superconduttore Maglev. Insomma, una catapulta elettromagnetica.
Il progetto di prima generazione prevede un tubo sottovuoto costruito sul fianco di una montagna, per effettuare il lancio. Fa pensare al cannone gigante di Georges Méliès nel suo film Viaggio nella Luna del 1902. Ma l’accelerazione sarebbe troppo forte per un essere umano. Entra allora in ballo il progetto di seconda generazione (foto), un tubo sempre sottovuoto elevato ad un’altitudine di  20 km, grazie ad un supporto a levitazione magnetica, e mantenuti al suolo da cavi metallici. Costo previsto: 60 miliardi di dollari, inferiore comunque ai 170 miliardi spesi per il programma Space Shuttle. Perché allora investire in un progetto così enorme? Il costo per mandare 1 Kg in orbita scenderebbe così a 40 dollari (250 volte inferiore al costo attuale). “Il treno spaziale magnetico Startram dovrebbe inaugurare una 'nuova era' per l'umanità, inviando 4 milioni di persone all'anno in orbita entro il 2032” sostengono i progettisti. Per gli scienziati della NASA, il progetto è fattibile.

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