11.2.12

Gladvertising, la pubblicità si adatterà al nostro stato d’animo

Ricordate la scena di Minority Report, in cui una pubblicità digitale in strada riconosce Tom Cruise, e lo interpella per nome invitandolo a bere una Guinness? Ebbene, quello che ci aspetta andrà oltre! Dimenticate la comunicazione unidirezionale della pubblicità di massa, dei cartelloni tradizionali in strada: arriva Gladvertising, la pubblicità su misura, one to one, con contenuti fortemente emozionali. E’ la prossima frontiera della pubblicità che rivoluzionerà la comunicazione.
Cartelloni pubblicitari digitali in 3D che ti guardano in faccia, si adattano al tuo stato d’animo, che interagiscono col tuo cellulare, accedono al tuo profilo Facebook, messaggi multisensoriali che parlano e producono, luci, ologrammi e persino profumi. Insomma, sorridi al pannello e il pannello ti sorriderà! Pensate che sia ancora fantascienza?
Secondo un rapporto pubblicato dal Centre for future studies in Gran Bretagna, nell’arco di un anno, inizierà la rivoluzione nel mondo della pubblicità digitale per esterni, in base all’umore dei consumatori. «Steven Spielberg si era sbagliato” spiega Daniel Steinbichler, Ceo di 3M|GTG, che lavora a una tecnologia in stile Minority Report, “che nascerà entro il 2015 e non nel 2054 come nel film, e sarà più avanzata di quanto il regista avesse potuto immaginare”. La tecnologia usa un software di riconoscimento emozionale (Emotion Recognition Software ERS), in grado di sapere ad esempio se sei felice, triste o depresso, e ti propone un annuncio personalizzato.
Ma che ne sarà della nostra privacy col potenziamento di questi software? basterà transitare davanti a questi cartelloni interattivi, per vederci “derubati” dei nostri dati sensibili? Quei pannelli evoluti si prenderanno anche i nostri desideri? Cosa rimarrà della realtà vera, in questa overdose di messaggi virtuali immersivi? Inquietante!

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