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Il potenziale del
Toyota Prius Project è di promettere un futuro migliore e più luminoso. E' quello che sta cambiando il nostro modo di guidare, ed è ciò che ha reso la Toyota Prius quello che è oggi. “Ma riteniamo che innovare debba andare oltre le quattro ruote alle quali siamo così abituati” hanno pensato i ricercatori. Così si sono chiesti: e se la Prius fosse una bicicletta? In effetti la bici è sempre la stessa da decenni. Il concept PXP nasce dalla collaborazione del
Toyota Prius Project con
Parlee Cycles, e lo studio di design strategico
Deeplocal di Pittsburg, uno spin-off della Carnegie Mellon University. Risultato? La bici del terzo millennio si presenta con un telaio aerodinamico in fibra di carbonio, che integra all’interno tutti i cavi, testato nella galleria del vento al MIT di Boston. Il reggisella invece, è dotato di un trasmettitore wireless, che consente all’utente di cambiare le marce della bici, utilizzando il proprio smartphone posto sul manubrio, che visualizza anche le informazioni sulla velocità, cadenza e frequenza cardiaca. Ma non è tutto: gli ingegneri di Deeplocal hanno messo a punto un sistema che dovrebbe utilizzare dei neurotrasmettitori inseriti nel casco in grado di misurare le onde cerebrali, e di trametterle via wireless al cambio elettronico, tramite il trasmettitore sotto la sella. Il concept bike PXP spinge oltre, i confini del design e della tecnologia. Immaginate, il ciclista del futuro potrebbe cambiare marcia, sulla propria bici, semplicemente pensandoci: una piccola rivoluzione, anche se la strada è ancora lunga! Futurix ha già pubblicato sull’argomento
BrainDriver, l’auto si guida con la mente e
XWave, l’iPhone risponderà alla vostra mente. Buona pedalata!
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