10.12.10

Energy Harvesting con la luce e il calore, da Fujitsu

«Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma», diceva Antoine Lavoisier nel 1789. Il concept di Energy Harvesting parte da questo presupposto: convertire l’energia dell’attività umana o dall’ambiente, in energia elettrica. Come recuperare l’energia dispersa presente in natura? Dal prototipo di scarpe con recupero energetico piezoelettrico, ai vestiti in grado di recuperare l’energia prodotta da bracci e gambe, fino al progetto di recupero dell’energia prodotta da migliaia di passeggeri che camminano sullo speciale pavimento di una stazione di metro londinese, i tentativi non mancano. Basti pensare che il nostro corpo a riposo emette circa 100 watt, e che un’ora di palestra basterebbe a ricaricare il cellulare. Ci avviciniamo al corpo come batteria. Ebbene, i laboratori Fujitsu hanno annunciato ieri, di aver sviluppato un nuovo dispositivo ibrido, che converte l'energia raccolta dalla luce e dal calore, in energia elettrica. La novità e che combinando le due fonti d’energia su un singolo dispositivo ibrido, il potenziale è raddoppiato. Fujitsu afferma che il dispositivo può essere fabbricato a partire da materiali organici (foto) a basso costo. Le prime applicazioni nel 2015.

1 commento:

Ionela ha detto...

ma questa l'avete mai sentita: energia dagli ammortizzatori?
http://it.emcelettronica.com/energy-harvesting-elettricit%C3%A0-dagli-ammortizzatori