14.10.10

Il futuro Marine Research Center di Bali





L’architettura non sfugge al gioco della seduzione. “Se un’opera architettonica non parla al cuore, che senso ha? E’ soltanto un’altra costruzione” diceva l’architetto brasiliano Emilio Ambasz. Per Jean Nouvel “Nella modernità di oggi prevale l’estetica della sorpresa”. Anche per Le Corbusier “Lo scopo dell’architettura è di emozionarci”. Questo stupendo concept futurista proposto dello studio americano solus4, per il futuro Marine Research Center di Bali, da proprio delle belle emozioni. Il progetto si è ispirato dalla struttura elittica delle onde dello tsunami. L’architettura esteticamente accattivante e molto fluida, con le sue grandi aperture trasparenti verso l’esterno, s’integra molto bene al suo ambiente naturale acquatico, e minimalizza l’impatto sullo stesso. La struttura di 2.500 m2 situata a 150 metri dalla spiaggia di Kuta, consentirà ai visitatori e scienziati di avere un collegamento visivo diretto verso l'esterno, sotto e sopra la superficie del mare. Potranno usufruire di laboratori di ricerca sullo tsunami e di laboratori di subacquea, piscina con acqua di mare, biblioteca, giardino acquatico, bar, auditorium e alloggi per scienziati. Il centro servirà non solo come icona architettonica per Bali, ma anche come un modello internazionale, per la moderna progettazione sostenibile con il suo utilizzo in loco, di risorse energetiche rinnovabili attraverso l'integrazione di tecnologie, come la produzione di energia dalle onde del mare, la ventilazione naturale, la raccolta dell’acqua piovana, l’energia solare passiva, e altri sistemi di conversione dell’acqua di mare.

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