21.2.10

Il calore del corpo come alimentatore

“Sprechiamo un sacco di energie con i movimenti del nostro corpo: potremmo ad esempio recuperare l’energia prodotta dalle nostre scarpe quando camminiamo, per ricaricare il nostro cellulare” aveva dichiarato durante una conferenza a Milano alcuni anni fa, Nicholas Negroponte fondatore del prestigioso MediaLab del Massachusetts Institute of Technology (MIT). I nostri dispositivi portatili consumano, in effetti, sempre meno energia, e i tempi diventano maturi. Gli sforzi sono concentrati sul recupero dell’energia cinetica prodotta dai movimenti del corpo umano, che però è anche fonte d’energia sotto forma di calore. I ricercatori del MIT hanno ideato un sistema che trasforma la differenza di temperatura tra il corpo umano e l’aria circostante in corrente elettrica, per alimentare un dispositivo di monitoraggio della frequenza cardiaca, del tasso di zucchero nel sangue o di altri dati biomedici, tramite un dissipatore di calore in metallo indossato su un braccio o una gamba, e alimentato solo dalla temperatura del corpo. L’idea di sfruttare l’energia termica del corpo non è nuova, ma l’aspetto unico di questo dispositivo è di produrre una piccola potenza (circa 100 microwatt) che non basta per ricaricare il telefonino, ma sufficiente per alimentare dispositivi a bassa potenza: un primo passo importante che lascia sperare!

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