8.5.09

Wolfram Alpha, il motore di ricerca intelligente


Il papà di Wolfram Alpha, l’atteso rivoluzionario motore di ricerca presentato come l’anti-Google del futuro, è il noto matematico britannico Stephen Wolfram (foto), ideatore dello straordinario software Matematica. Diversamente dal motore di ricerca più consultato del Web, Google, che lavora per parole chiave, proponendo poi un'infinita quantità di link, Wolfram Alpha, invece, mira a dare delle risposte precise a domande precise, interpretando e utilizzando il linguaggio naturale, proprio come si farebbe dialogando con un esperto, capace di distinguere tra diversi livelli semantici. Sarà possibile fare domande del tipo: "Quando sarà visibile da Pisa la prossima eclisse di sole?". Il sistema sarà in grado di sapere esattamente la temperatura di un giorno specifico, correlare praticamente ogni dato storico, e rispondere ad esempio a una domanda molto specifica e precisa, come “Che condizioni atmosferiche c'erano a Londra nel giorno in cui fu assassinato John Kennedy a Dallas?" o “l’anno di costruzione del Golden Gate di San Francisco”. Il motore interpreta ed elabora le domande proprio come il cervello umano, incrociando tutti i dati a disposizione. Insomma, una capacità di intendimento senza precedente e un primo passo verso l’intelligenza artificiale. "Siamo solo all'inizio", spiega il professor Wolfram, "L'obiettivo è quello di fare in modo che la conoscenza sia accessibile a chiunque, ovunque e in qualsiasi momento". Il primo motore di ricerca semantico, è stato definito dagli studiosi di Harvard, dove è stato presentato ufficialmente, il «Sacro Graal della Rete». Una prima versione sarà messa a disposizione degli utenti entro fine maggio.

2 commenti:

PEJA ha detto...

Sono andato sul sito, ma ancora no è attivo. Bhè, credo che se veramente l'ipotesi di un web semantico sia già abbozzata, questa applicazione web sarà veramente rivoluzionaria. Oltre al sito in se, sarebbe da immaginare cosa potrebbe accadere una volta implementata in altre piattaforme... Potenzialmente si tratterebbe della "mente" più potente esistente, potendo accedere a qualisiasi dato! :)

ett ha detto...

Poco a poco saltano fuori le vere esigenze degli utenti, più importanti delle esigenze aziendali di chi opera nell'informatica. Se cerco informazioni di solito uso Wikipedia, consultando poi i link segnalati e già sperimentati, per non vagare in naufragi inconcludenti nei link del motore di ricerca.