3.4.09

Asimo si controlla ora con il pensiero

Cosa c’è di meglio dell’intelligenza artificiale? Quella umana per il momento. Perché rendere le macchine intelligenti quando si prospetta la possibilità di controllarle col pensiero! Immaginate una signora con le braccia pieni di pacchi, in grado di aprire il bagagliaio della propria auto, semplicemente pensando al gesto da compiere, o un anziano che ordina con la mente al proprio robot domestico di eseguire determinate operazioni. Vi sembra fantascienza? L’avete sognato? Honda l’ha fatto! Il centro di ricerca della casa automobilistica giapponese, già ideatore del più evoluto robot umanoide al mondo: Asimo, in collaborazione con ATR e Shimadzu Corp. ha presentato a Tokyo, il primo esperimento mondiale di controllo di un robot con la mente. La Brain Machine Interface (BMI), un’interfaccia neurale in grado di controllare il già sofisticato robot Asimo, vanta un tasso di riuscita del 90%. Ad ogni pensiero corrisponde, infatti, una determinata attività del cervello: attività elettrica e pressione del sangue. L’operatore porta un casco colmo di elettrodi. I suoi pensieri vengono trasmessi al robot che le esegue (vedi video sotto). Per il responsabile di Honda Research “Per ora parliamo ancora di sogni, e gli impieghi pratici sono da considerarsi futuri”. Si apre la porta ad una nuova generazione di interfaccia rivoluzionaria, che ha come unico confine la nostra fantasia.

11 commenti:

PEJA ha detto...

Il nome del progetto è veramente azzeccato! Mi viene in mente: IO ROBOT! Pensa a quanto ne potrà giovare l'assistenza sociale: invece che pagare delle balie, un robot, e via! E così chi ne dovrà fruire si sentirà anche più indipendente, con chiari risvolti "morali"

Vinicio de Bortoli ha detto...

Buongiorno

Tutto quello che ho letto nel vostro articolo è fantastico e sono felice che finalmente il mondo della ricerca si sia messo in moto per sviluppare e rendere fruibile alla gente tutto questo.

C'è da dire anche che questa "nuova" tecnologia in realtà è un pò datata, infatti essa nei principi è già stata scoperta e brevettata nel 1984 da due scienziati italiani
Prof.Ugo Licinio e Vinicio de Bortoli (quest'ultimo vivente).

Ad oggi sembrerebbe che stia sviluppando una nuova interfaccia neurale completamente diversa dalla precendente,
senza alcun ausilio del casco.

se volete saperne di più o volete entrare in contatto con lui:

mindballinventor@gmail.com

pagina personale su facebook

http://it-it.facebook.com/pages/Vinicio-De-Bortoli/154417541176


pagina del database brevetti europeo

" Electronic system prearranged to replace in the electronic games the existing manual controls with equivalent controls directly commanded by the brain. "

http://v3.espacenet.com/publicationDetails/biblio;jsessionid=F3D6656779D5725C7B7483DF9D5EB2CA.espacenet_levelx_prod_4?CC=EP&NR=0177075&KC=A2&FT=E&DB=&locale=

Anonimo ha detto...

Questo sig. De Bortoli è uno che non la racconta giusta. Dice di essere ingegnere e fisico teorico, ma non si è mai laureato. Dice che la tecnologia gliel'hanno data gli ALIENI. Dice di essere invalido al 100% dal 1998, ma va sempre in giro per conferenze sugli UFO (se ne trovano riferimenti anche del 2000), e su youtube si trova un suo video recente in cui non sembra per niente un invalido al 100%. Dice che ha inventanto il "principio di decodifica delle onde cerebrali" se non fosse che prima di lui altri avevano già fatto ricerche a riguardo, ponendolo decisamente non tra i primi, ed inoltre non ha MAI pubblicato una singola ricerca al riguardo sul lavoro che avrebbe svolto.

Anonimo ha detto...

A quanto pare a qualcuno ( che mantiene l'anonimato) dà fastidio che ci sia uno scienziato non schierato... e poi con questa teoria delle pubblicazioni che uno deve fare, se fà le pubblicazioni è bravo altrimenti non vale niente...con lo stesso metro hanno giudicato Albert Einstein.

Questa è una delle tante idee che stanno circolando in questi ultimi anni.

Peccato caro che sul mercato vale un ragionamento completamente diverso ovvero...se hai qualcosa in mano ne parliamo altrimenti puoi tenerti le tue pubblicazioni, puoi farti anche la montagnola su cui mettere la tua bandiera quando il sole sorge.

Sarebbe il caso che questi ricercatori si dessero da fare a scoprire qualcosa di interessante invece di essere invidiosi di chi ha scoperto qualcosa.

In ultima analisi ma Albert lo ricordiamo per le pubblicazioni o per i brevetti e le sue scoperte?

Quelli che fanno le pubblicazioni a me sembrano più dei giornalisti scientifici mica dei ricercatori...

E poi che ne sai tu se è veramente invalido...a me risulta che sia veramente invalido al 100% a causa di un errore medico, e mai è stato risarcito dalla sanità pubblica e questa è una cosa su cui io non ci scherzerei molto visto che se nè sta occupando la Magistratura, e le tue calunniose e invidiose affermazioni puzzano molto di discriminazione sociale...

Certi commenti come questi non dovrebbero neanche essere pubblicati perchè incitano all'odio e alla discriminazione sociale contro persone svantaggiate.

Anonimo ha detto...

Beh, non mi sembra che tu abbia scritto il tuo nome e cognome.
Einstein le pubblicazione le ha fatte eccome. Ed è infatti con quelle che è diventato famoso ed ha diffuso le sue teorie. Quindi forse prima di parlare a sproposito dovresti studiare un pochino.Potresti scoprire molte cose interessanti, per esempio è che nel 1973 il Dr. Vidal ha scoperto per primo le BCI. Ben 13 anni prima di questo De Bortoli.
Quindi la prossima volta, prima di difendere a spada tratta qualcuno, almeno studia un pochino l'argomento.

Francesco ha detto...

Ma chi è questo ignorante che cita a sproposito Albert Einstein????
Ma che siamo impazziti? Einstein ha visto riconosciuta la sua genialità proprio grazie alle sue pubblicazioni!
Nel 1905, anno in cui ha conseguito il dottorato, ha pubblicato 4 articoli che lo hanno portato alla ribalta, tanto che si parla di "Annus Mirabilis" (http://en.wikipedia.org/wiki/Annus_Mirabilis_papers).
Ma per favore, sciacquati la bocca prima di parlare di Einstein.

Anonimo ha detto...

Interessante l'analisi, sul fatto dell'articolo di Jacques J. VIDAL, del 1977 che come dici tu è un articolo, una pubblicazione e quindi rimane come tale.
Ovvero se X rileva e pubblica in data 21 del 5 del 2010 che tra 30 anni voleremo su delle navi spaziali allora è X che ha inventato le navi spaziali che porteranno a tanto? Mi sembra un pochino pretestuoso non trovi?
E poi la differenza tra rilevamento e decodifica e grande.
Sarebbe come se io avessi rilevato che nel cortile antistante a dove vivo vi è presenza di umidità nel terreno e ipotizzo che sotto ci sia acqua. Ma tra ipotizzarla e scoprirla e poi intubarla e portarla in casa e utilizzarla per i servizi domestici c'è ne passa non credi?
Ovvero il rilevamento di un segnale non significa che lo ha decodificato, ma il solo verificare che c'è segnale, anche perchè questo Vidal scusami tanto non ha brevettato un bel niente nel 1977 ha fatto solo delle pubblicazioni.
Se fosse vero quello che dici avrebbe brevettato la sua scoperta no?
Nel caso invece di Vinicio de Bortoli e del professore Ugo Licinio invece ci troviamo davanti ad un Brevetto della decodifica delle onde cerebrali, un invenzione che converte un segnale analogico in un segnale digitale, che può essere utilizzato per i comandi di tutti i sistemi informatici.
Per il resto, ho visitato il link del Brevetto, esso è depositato con data certa nel 1986 e formalmente confermato da un ente accreditato che analizza tutti database del mondo per verificare se c'è novità o meno prima di inserirlo.
Il fatto che sia stato prima brevettato e poi ritirato dagli inventori è un fatto strano e i motivi sono ancora sconosciuti, ma rimane il fatto formale del deposito e quindi la paternità rimane di chi lo ha depositato.

Anonimo ha detto...

Secondo me hai seri problemi sia nel leggere che di comprensione.
Intanto riporto qui ciò che ti ho scritto anche altrove (http://tinyurl.com/2a2pjfv).
L'articolo è del 1973 non 1977. Ma sai leggere? Secondo, 1977 è sempre prima del 1986. Quindi oltre che non saper leggere sei anche stupido.
Infine, se solo lo avessi letto l'articolo del 1973 sapresti che sopra c'è descritta come è stata fatta una BCI e le prove che ci hanno fatto e questo ben 13 anni prima di De Bortoli. Invece sei solo un idiota che pensa di sapere tutto e non sa nemmeno che la SCIENZA non è BREVETTABILE per definizione. Ma invece di informarti un po' prima di aprire bocca, preferisci continuare a fare figuracce ovunque sostenendo un falso storico, facendo copia e incolla su internet di cose senza senso e deliri fantascientifici.
Studia un po' prima di aprire bocca.

SciencePlus ha detto...

Quando mi hanno detto che ancora gira questa storiella di Licinio e De Bortoli inventori delle BCI non ci volevo credere. Scopro ora che internet è stata nuovamente tempestata di messaggi secondo cui questo sedicente ingegnere è il primo inventore delle BCI (tra l'altro non si capisce perché visto che il primo nome è Licinio). A parte le considerazioni già fatte che vedo, posso aggiungere un ulteriore tassello che dimostra quanto, seppure a malincuore, nessun italiano è arrivato primo in questo campo.
Esistono questi due brevetti che tagliano definitivamente la testa al toro.
- "Electroencephalographic activated control system" presentato nel 1974 e accettato nel 1977. http://www.google.com/patents/about?id=2B8sAAAAEBAJ
- "Bionic apparatus for controlling television games" presentato nel 1977 e accettato nel 1979 http://www.google.com/patents/about?id=Ym48AAAAEBAJ

Probabilmente questo spiega anche perché il brevetto di Licinio e De Bortoli presentato nel 1986 è stato chiuso nel 1989: violava palesemente altrui brevetti.

astra ha detto...

In rete stiamo assistendo ad una campagna demonizzatrice Contro Vinicio de Bortoli ed Ugo Licinio, una sorta di GUERRA DI RELIGIONE portata avanti da PERSONE che a quanto pare non solo non sanno niete di decodifica delle onde cerebrali e BCI ma sono mosse dall’invidia per chi a veramente inventato qualcosa al contrario loro che l’unica cosa cher sanno fare e parlarne male, oltre che stare in uffici ea prendere soldi senza inventare niente.

Parlano del brevetto del 1973 ma quello è un altro brevetto ed era obsoleto, era il caso che arrivasse qualcosa di nuovo come quello che hanno fatto Ugo Licinio e De Bortoli.

Io presonalmente mi sono letta il libro di Vinicio De Bortoli uscito il 22 maggio del 2010 in cui affronta il discorso invenzione, ricevuta attraverso i messaggi telepatici da “alieni” e che poi loro hanno brevettato e ho trovato tutto questo molto interessante oltre che sconcertante infatti non credevo che esistessero le cose che ho letto. Sono contenta di averle scoperte e consiglio a tutti la lettura di questo fantastico libro “Il Segreto del Contatto” lo trovate su http://www.messaggi-alieni.it

Ciao

BCI ha detto...

Veramente mi sembra che sia Lei a non saperne nulla, visto che parla di guerra di religione ma ignora del tutto le cose che sono state fatte prima. Lei ha letto un libro dello stesso autore che dice di essere il primo invenore delle BCI, ma che ignora ciò che è stato fatto prima. Dice che il brevetto è obsoleto. Su che base? Ha nozioni di neurofisiologia? Perché non ci spiega su che base dice che è obsoleto e cosa avrebbe di innovativo questa decodifica delle onde cerebrali di De Bortoli? Ci spieghi come funziona.
A me sembrate più degli adepti di una setta. Qualcuno vi ha toccato il vostro DIO e siete tutti impazziti e evitate di guardare ai fatti. Un po' di umiltà vi farebbe bene.