8.3.09

Le interfacce olografiche prossimo venturo


Poetico, tenero, creativo, fantasioso, bellissimo! Così si presenta lo spettacolare cortometraggio World Builder, davvero unico, di Bruce Branit che si era fatto notare anni fa per il suo video 405, e ideatore di alcuni effetti speciali di Lost e King Kong. Un solo giorno per girare le immagini reali, ma ben due anni di post-produzione sono stati necessari, per aggiungere tutti gli effetti speciali che vedrete: un capolavoro realizzato con i software Lightwave 3D, Photoshop e Premiere, un mix perfettamente riuscito di interfacce olografiche, universo virtuale e realtà aumentata sulla quale stanno lavorando diversi laboratori di ricerca, per non parlare di come potrebbe diventare Second Life: una visione poetica e futurista dell’interazione con i mondi virtuali, oltre l’immaginazione. Da vedere assolutamente almeno i primi tre minuti. E’ la storia toccante di un uomo che ricrea una città virtuale per la donna amata, che si trova in coma. Questo cortometraggio prefigura le future interfacce olografiche che si materializzano solo quando servono, e spariscono dopo uso: l’interfaccia finale, ovvero il trionfo del minimalismo. Difatti gli ologrammi possono essere manipolati allo stesso modo delle interfacce fisiche abituali. Il film Final Fantasy the Spirits Within del 2001, il primo film interamente creato a computer, ha anticipato i tempi. Nell’immagine sotto che illustra una scena del film, l’operatrice pilota con precisione un raggio laser per asportare un tumore, con l’ausilio di una specie di sfera, sul corpo del paziente attraverso il suo dettagliato doppio olografico, supersposto al corpo reale.

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