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L’avveniristico grattacielo alto 254 metri che sorgerà nel distretto finanziario di Manhattan, a ridosso del mitico ponte di Brooklyn, porta la firma del famoso architetto spagnolo
Santiago Calatrava, noto per le sue ispirazioni alle forme della natura e per le sue ardite e innovative strutture high-tech. Oltre ad essere un artista e un architetto di formazione, Calatrava è infatti anche ingegnere. L’originale progetto trae ispirazione da sculture di cubi di marmo tenuti sospesi da fili di metallo, dello stesso Calatrava, realizzate negli anni ottanta. L’inedito edificio visivamente leggero è composto da 12 cubi rivestiti di vetro di 13,7 metri di lato e di quattro piani ciascuno, sovrapposti in modo alternato, costruiti attorno ad un nucleo centrale contenente gli ascensori e le condotte tecniche, e ulteriormente sostenuti da una struttura metallica tubolare esterna. Risultato? Gli appartamenti privi di pilastri e colonne, offrono una visione sulla città da tutti e quattro i lati, e una vista mozzafiato sulla baia del fiume Hudson e del ponte di Brooklyn. Si dice che ogni cubo, con superficie di 1000 metri quadrati, costerà la modesta cifra di 30 milioni di dollari.
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