16.8.07

L’aereo del futuro



L’ala volante
La classica forma degli aeroplani con una fusoliera e due ali attaccate, sviluppata lungo tutta la storia dell’aviazione sta per tramontare. L’aereo del futuro consumerà e inquinerà di meno: una rivoluzione, anche formale, necessitata dall’aumento esponenziale del traffico aereo e dalle emissioni di CO2 che rappresenteranno fino al 5% dell’inquinamento totale nel 2050. Il nuovo aereo progettato da Boeing con la Nasa va in questo senso. L’X-48B che ha effettuato il suo primo volo sperimentale, senza pilota, nello scorso Luglio è un Blended Wing Body (BWB), in pratica un ala volante. Risultato: un aereo più leggero, meno rumoroso, con minor costi di costruzione, consumi ridotti, maggior affidabilità e sicurezza. L’aspetto negativo? Superare la diffidenza dei passeggeri nei confronti di un velivolo così diverso, con pochi posti da finestrino.

L’aereo UFO

L’aereo del futuro assomlglierà a un disco volante? Non lo escludono a priori i ricercatori della Delft University of Technology in Olanda, la più grande facoltà di ingegneria aerospaziale in Europa. Per adesso il loro primo concept prende la forma di un UFO. Il progetto quadriennale di ricerca denominato CleanEra privilegierà un futuro aereo ecologico, in grado di abbattere le emissioni di anidride carbonica fino al 50%, e costruito con materiali compositi più leggeri. E’ evidente che l’industria aeronautica deve muoversi verso un drastico ripensamento della forma degli aerei. Il concetto a disco offre delle proprietà aerodinamiche di volo inconsuete e ancora sconosciute. E se gli extraterrestri e i loro UFO avessero ragione?


Voli spaziali Low Cost

Un breve volo sub-orbitale intorno alla terra sarà comunque meno costoso con 200 mila dollari, del soggiorno del miliardario americano Dennis Tito, il primo turista spaziale della storia, a bordo dell'International Space Station, per la discreta cifra di 20 milioni di dollari. Sono passati 45 anni dalla prima avventura umana nello spazio di Yuri Gagarin, e oggi la frontiera estrema del turismo è rappresentata dallo spazio. L’ha capito il magnate Richard Branson proprietario della Virgin che dovrebbe mettere in orbita i primi sei turisti spaziali nel 2010, poi a seguire con due voli quotidiani. Ben 38 mila clienti facoltosi da 126 paesi, hanno già prenotato con pagamento del relativo anticipo. L’accordo firmato con la Nasa conferma la rispettabilità dell’operazione. La navicella SpaceShip Two (nella foto) della Virgin Galactic, la sua nuova compagnia, verrà lanciata da uno speciale aereo il White Knight (il Cavaliere Bianco) entrambi costruiti dalla californiana Scaled Composites. A 20 km di altitudine il motore del razzo si accende e porta lo SpaceShip Two in orbita a 110 km d’altezza. Il motore si spegne e nel silenzio assoluto i passeggeri possono provare alcuni minuti in assenza di gravità ammirando il panorama mozzafiato del pianeta blu (vedi video sotto). Non è un’utopia, il suo predecessore lo SpaceShip One ha già effettuato i primi voli sperimentali con successo.





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