25.6.07

Il rapporto Symantec sulle minacce da Internet

Chi non ha mai ricevuto via e-mail il phishing a nome di Poste italiane e Banca Intesa, per citare i più recenti?
Il phishing che deriva dalla parola inglese fishing (pescare), mira al furto di identità, simulando nella grafica e nel contenuto un’istituzione nota al destinatario, cercando così di “pescare” nei più distratti i loro dati sensibili come il numero di conto corrente, di carta di credito, password…
Il leader mondiale della sicurezza Symantec, ha stabilito alcune delle più complete fonti mondiali di informazioni sulle minacce Internet. L’azienda californiana fornisce col suo Internet Security Threat Report un aggiornamento semestrale su questo tema. Lo studio contiene analisi approfondite degli attacchi sferrati online quali phishing, spam e minacce per la sicurezza come adware, spyware e applicazioni ingannevoli. Sul phishing ad esempio Symantec raccoglie anche informazioni attraverso una vasta comunità anti-frode composta da aziende e consumatori, che provvedono a segnalare i siti Web dai quali hanno origine. Symantec ha osservato nell’arco dell’ultimo anno, un sostanziale incremento di phishing, spam, reti bot, Trojan horse (cavallo di Troia) e minacce “zero day”. Ma contrariamente al passato queste minacce si stanno affinando e consolidando con l’obiettivo di creare reti globali in grado di sopportare attività criminali coordinate. In testa nella provenienza degli attacchi, ci sono gli Stati Uniti con il 33%. Symantec prevede per il futuro un numero crescente di minacce per Windows Vista, lo sviluppo di nuove economie basate sul phishing con settori recenti come i giochi multiplayer online. Anche per le piattaforme mobili con gli SMS e MMS si attende un sensibile incremento dello spam e del phishing.

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